Donne che raccontano storie: finaliste

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Donne che raccontano storie è un progetto di Daniela Rossi sostenuto dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Parma nell’ambito di Parma Capitale della Cultura 2020+21, in collaborazione con La Guanda, Fragili Guerriere, Ilde e Pantarei.

Si tratta di un itinerario multiforme nelle proposte avviato con l’incontro con autrici e proseguito con i laboratori di scrittura di memoir tenuti alla Biblioteca Guanda di Parma nel 2020 e nel 2021, che hanno prodotto testi poi pubblicati nel libro Storie di donne (edito da Consulta librieprogetti, 2021). Nel gennaio 2022 è stato presentato il bando del concorso nazionale di racconti autobiografici e memoir inediti. Si è approdati ad un concorso dedicato alla scrittura di racconti che, pur nella libertà di stile e motivazione, avessero come comune denominatore la cifra autobiografica e il memoir. Sempre parlando di memoir, nel dicembre 2021 è stata organizzata, al Palazzo del Governatore, la performance/conferenza di Tiziana De Rogatis e Chiara Lagani, tratta dal libro di Elena Ferrante L’invenzione occasionale.
Il concorso si è avvalso della collaborazione della Libreria Tuba (Roma), della Società Italiana delle Letterate, di Vita Activa Nuova (Trieste) e di una giuria di donne autorevoli esperte in letteratura di genere: Maria Teresa Carbone, Fabrizia Dalcò, Viola Lo Moro, Loredana Magazzeni, Laura Minguzzi, Gabriella Musetti. A loro è spettato il compito di leggere gli scritti pervenuti al comitato di lettura del concorso e di valutarne la possibile pubblicazione in un’antologia che verrà edita e distribuita sul territorio nazionale.

Oltre cento scritti inediti sono arrivati da tutta Italia, “a dimostrazione” come ha spiegato la curatrice Daniela Rossi “di quanto sia più che mai attuale e urgente la necessità di spazi in cui siano le donne a raccontare di se stesse: non tanto per un bisogno narcisistico o prettamente terapeutico che pure è insito nella scrittura, quanto come testimonianza attiva di quanto il sistema sociale spesso tende a trascurare, cioè l’opportunità, attraverso l’esperienza vissuta in prima persona, di aprire il dialogo e contribuire alla crescita in un’ottica di parità e diritto”. “Per questo”, ha spiegato, “il lavoro della giuria è stato davvero arduo e i contributi arrivati dalle autrici, alcune già avvezze a confrontarsi con la scrittura, altre alle prime armi, sono ognuno di essi, al di là dei risultati, tasselli per un mosaico molto più grande e complesso, che ci rimanda alle questioni internazionali che stiamo vivendo in questi giorni in cui la parola delle donne, spesso negata o vilipesa, ha bisogno del sostegno di noi tutti per trovare eco e ampliare la sensibilità verso questioni che superano quelle strettamente di genere”.

La grafica, affidata alla mano di Elisa Pellacani, sembra non tralasciare questo sguardo sulla realtà circostante e che trascende da un fattore puramente stilistico o di ricerca letteraria, richiamando la libertà invocata per le donne iraniane e ripresa nel motivo ormai diventato simbolo della loro resistenza dei capelli liberi nel vento e nel taglio a forbice, proprio come l’artista ha eseguito parte dei disegni realizzati per il concorso.
Il progetto, pur connotato dall’espansa partecipazione di autrici che si sono messe in gioco raccontando porzioni della propria vita con il non semplice metodo del racconto breve, che prevede capacità di sintesi anche nell’affrontare tematiche importanti come quelle predilette dalla maggior parte delle partecipanti, prevede ora di dar a conoscere gli scritti scelti dalla giuria.

Ecco la rosa di autrici che hanno avuto il maggior punteggio nella valutazione della giuria del Premio: Adelaide Basile, Adriana Braga, Simona Buffa, Lisa Burger, Anita Chieppa, Francesca Chiesa, Adriana Ferrarini, Roberta Flamini, Luciana Floris, Lorenza Franzoni, Anna Groaz, Maurena Lodi, Roberta Lucarelli, Nicoletta Magnani, Annalisa Maitilasso, Ivana Manferdelli, Rosa Masciopinto, Gemma Messori, Valeria Patera, Viviana Pistoia, Enrica Rizzini, Simona Sentieri, Savina Tamborini, Susanna Tosatti, Laura Vicari, Barbara Vuano, Marina Zeccoli.
Per questo, si sta organizzando, oltre a un incontro pubblico, l’edizione di un’antologia che, spiega Rossi, “contiamo vedrà la luce nel 2023 e apporterà il nostro contributo nella riflessione sull’impellente necessità che sia data alle donne la parola, per raccontare non solo delle donne, ma del mondo”.