Una ragazza è stata arrestata dalla polizia dopo i disordini di martedì sera a Bologna, dove si è tenuta ugualmente la manifestazione – non autorizzata – organizzata dai Giovani palestinesi (con l’adesione di altre realtà antagoniste).
L’iniziativa, annunciata dai promotori con un volantino che inneggiava esplicitamente alla cosiddetta “resistenza palestinese” (con riferimento ad Hamas) e al secondo anniversario del 7 ottobre 2023, il giorno del brutale attacco terroristico di Hamas al Nova Festival e in alcuni kibbutz israeliani, era stata vietata dalla Prefettura per motivi di ordine pubblico, ma alcune centinaia di persone sono scese lo stesso in piazza sfidando il divieto.
Gli altri attivisti che sono stati fermati nel corso della protesta, invece, sono stati rilasciati con una denuncia a piede libero. Il bilancio della serata ha registrato anche quattro giornalisti rimasti feriti e contusi durante i tafferugli, perché colpiti dalle manganellate delle forze dell’ordine o dagli oggetti lanciati dai manifestanti.
Ma la fase di allerta sotto le Due Torri non è terminata: i Giovani palestinesi, infatti, hanno annunciato un nuovo presidio a Bologna dopo il blitz di questa notte della Marina militare israeliana contro la Freedom Flotilla, un secondo gruppo di imbarcazioni che – sull’onda della prima spedizione, quella della Global Sumud Flotilla – si era messa in viaggio nei giorni scorsi dalla Turchia verso la Striscia di Gaza trasportando medicine e personale sanitario. Il presidio è stato convocato alle ore 18 in piazza Maggiore.
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