Aveva organizzato per la nottata tra sabato 25 e domenica 26 settembre una festa al Parco Lido di San Polo d’Enza, in provincia di Reggio, promuovendo l’evento con tutti i mezzi a sua disposizione (inviti personali, pubblicità e passaparola sui social); ma i carabinieri, giunti sul posto per verificare le segnalazioni arrivate dai residenti della zona, hanno scoperto che l’iniziativa era priva di qualunque autorizzazione e non stava rispettando le norme attualmente in vigore per contrastare la pandemia di nuovo coronavirus, come il distanziamento interpersonale e l’obbligo di green pass.
I carabinieri sanpolesi, al loro arrivo, si sono trovati davanti infatti una vera e propria discoteca con oltre mille persone all’interno, un numero molto superiore alla capienza massima consentita. Inevitabile, a quel punto, l’immediata sospensione della festa e di ogni attività, e la successiva chiusura del luogo dell’evento per cinque giorni.
L’organizzatore della serata, un ragazzo di 27 anni di Quattro Castella, è stato identificato e denunciato alla procura reggiana con l’accusa di apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo; il giovane è stato inoltre sanzionato amministrativamente con una multa di 1.200 euro per le violazioni alle regole anti-Covid.
Ultimi commenti
Magari aspettare che almeno fosse stato celebrato il funerale, prima di buttarla in polemica politica da bar, sarebbe stato un gesto di signorile rispetto per
sx patetica !!!!? ma nooo...... e' solo un poco momentaneamente confusa dal dover (di fatto) spalleggiare le "ragioni" di Gaza e Hamas e di Ayatollah
Pisolo se ne accorge adesso che ci sono problemi a Reggio?. Integrazione ,sportelli antirazzismo,sono solo alcune dell'ipocrisia di una sx patetica