Il Comune di Ventasso torna a puntare i riflettori sulla diga di Vetto. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Enrico Ferretti, ha infatti riavviato il dialogo istituzionale per rimettere al centro il futuro dell’infrastruttura, ritenuta strategica per l’Appennino reggiano.
Nei giorni scorsi è arrivata anche una svolta sul piano istituzionale, con l’ufficializzazione della nomina del professor Stefano Orlandini come commissario straordinario per il progetto della diga, con decreto firmato dal ministro delle infrastrutture Matteo Salvini. Orlandini, docente di costruzioni idrauliche all’Università di Modena e Reggio, guiderà l’intero iter: dalla revisione del progetto di fattibilità fino alla consegna dell’esecutivo. Il suo incarico avrà una durata di due anni, con l’obiettivo di portare il progetto a compimento entro il 2027.
“La nomina del professor Orlandini segna un punto di svolta atteso da decenni”, ha spiegato Ferretti. Ma per l’amministrazione comunale di Ventasso questo traguardo “rappresenta anche il riconoscimento di un impegno portato avanti con coerenza e determinazione fin dal primo giorno del mandato. Quando abbiamo iniziato il nostro percorso amministrativo ci siamo dati un obiettivo chiaro: riaprire il capitolo della diga di Vetto, riportarla al centro dell’agenda istituzionale e rilanciare un’opera dimenticata da quarant’anni. Oggi possiamo dire che un primo passo concreto è stato fatto, e siamo fieri di aver contribuito a renderlo possibile”.
Al lavoro del sindaco Ferretti si è affiancato in questi anni anche l’impegno costante del presidente della municipalità di Ramiseto, Lino Franzini, che ha condiviso fin da subito l’importanza strategica dell’infrastruttura per la valle dell’Enza, per l’intera area montana reggiana e in particolare proprio per il territorio ramisetano – sia sotto il profilo della sicurezza idrica che per il rilancio economico e ambientale del territorio.
“Siamo stati tra i pochi – ricorda ancora Ferretti – a crederci davvero quando se ne parlava ancora sottovoce. Oggi la nomina del commissario è un risultato che rivendichiamo, frutto di un lavoro tenace, continuo, spesso silenzioso ma convinto. Crediamo fermamente che questa diga possa cambiare le strategie e la visione della nostra montagna. Ci auguriamo che questa nomina segni davvero l’inizio di una fase nuova. Ventasso continuerà a seguire da vicino ogni sviluppo, chiedendo che venga dato ascolto ai bisogni della montagna e delle sue comunità”.
L’obiettivo, ha concluso il sindaco, “è quello di riaprire il confronto con gli enti competenti e spingere perché la diga diventi finalmente una priorità concreta. L’Appennino ha bisogno di investimenti seri, e questa è un’occasione che non può andare persa”.







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