Dietrofront Max Mara, anche la Lega chiede le dimissioni del sindaco Massari

Alessandro Rinaldi Lega Reggio piazza San Prospero – FB AR

A Reggio continua a tenere banco il caso Max Mara Fashion Group, che ha annunciato all’improvviso la decisione – definita fin da subito “definitiva e irrevocabile” – di sfilarsi dal progetto del cosiddetto “Polo della moda” che sarebbe dovuto sorgere a Mancasale, nell’area che un tempo ospitava le Fiere di Reggio, scatenando una ridda di reazioni politiche.

Come già altre forze di opposizione, anche la Lega reggiana è partita dritta per dritta all’attacco, chiedendo le dimissioni del sindaco Marco Massari. “Dire che siamo di fronte a un’amministrazione e a un sindaco totalmente incompetenti sarebbe un complimento”, ha detto Alessandro Rinaldi, capogruppo della Lega in consiglio comunale e segretario cittadino del Carroccio.

“Quanto accaduto è di una gravità inaudita e impone delle riflessioni al sindaco e alla giunta circa il prosieguo del proprio percorso amministrativo. Le recenti dichiarazioni e le scelte politiche di sindaco e amministrazione dimostrano una totale inadeguatezza nel ruolo che ricoprono e hanno compromesso definitivamente un progetto industriale che avrebbe portato in città migliaia di posti di lavoro e un investimento economico di oltre 100 milioni di euro, proiettando sempre più la nostra città verso una dimensione di eccellenza nel comparto aziendale e produttivo”.

“Come spesso accade – ha aggiunto Rinaldi – è prevalsa la miopia dei nostri pubblici amministratori, che non hanno saputo cogliere l’importanza di questo progetto al punto da costringere un gruppo aziendale di primaria importanza a livello internazionale a rivedere le proprie posizioni precedentemente assunte. Oramai, come si suol dire, la frittata è fatta: difficile pensare che un industriale di parola come il dott. Maramotti possa cambiare idea, il sindaco e tutto il Pd reggiano devono assumersi la piena responsabilità di quello che è un fallimento senza precedenti. Neppure Vecchi con il caso Silk-Faw era riuscito ad arrivare a tanto”.

“Personalmente mi adopererò in consiglio comunale affinché vengano chiarite le responsabilità e affinché i responsabili paghino a caro prezzo il danno che hanno causato alla nostra città. Chiederò immediatamente la convocazione di una commissione consiliare con i vertici aziendali e con l’amministrazione al fine di avere un quadro esaustivo della situazione. Quanto accaduto non può passare in cavalleria e non può lasciare indifferenti le istituzioni che hanno a cuore il futuro della nostra città”.



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