Dan Chaon, “La volontà del male”

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7.2

Le prime pagine del nuovo romanzo dello scrittore americano Dan Chaon La volontà del male ci fanno camminare in un luogo imprecisato del Nebraska occidentale, al confine con il Colorado, in cui è accaduto qualcosa di terribile. E le righe che seguono me lo hanno fatto amare immediatamente: «Senza nicotina, gli sembrava di avere il cervello offuscato da un timore indistinto che gli volteggiava intorno, e il mondo stesso appariva in qualche modo più ostile, come se emanasse – non poteva fare a meno di pensare – il tenue bagliore della volontà del male».

Un assaggio del personaggio principale del bel romanzo di Chaon, Dustin Tillman, psicoterapeuta. E chissà, aggiungo io, se la campagna ossessiva contro il fumo non abbia una qualche responsabilità per i tempi un po’ paranoici in cui viviamo. A parte questa digressione interessata, ecco un romanzo, un noir, che ci fa guardare la vita dal suo lato oscuro, vissuta tra il Nebraska e Cleveland, Ohio, con una breve parentesi tra le praterie del Wyoming. Non c’è luce se non quella dei neon e dei lampioni stradali, nevica e piove, forse c’è un po’ di nebbia. La tragedia, invece, si consuma a giugno quando tutto è in fiore e ai piedi non si hanno scarponi ma sandali o ciabatte. Un bel contrasto, che forse ho visto solo io.

Niente di nuovo direte voi; «Che scoperta! un noir per definizione entra nella parte più o meno malata della vita». Invece vi sbagliate e per saperlo non dovete fare altro che leggerlo. Perché c’è modo e modo di raccontarla.
Sprofondiamo, perciò, nella lettura. La trama si dipana, rivelando dettagli sempre più inquietanti, intrecci familiari complicati (che hanno inizio da quella tragedia terribile che non vi rivelo), ragazzi ritrovati morti in diversi fiumi o laghi. Un flash. Ci troviamo a digitare sul web: Abuso Rituale Satanico e poi Mirandola, Modena, fine anni Novanta del secolo scorso. Bambini indotti a pensare di avere assistito a rituali satanici con tutte le gravi conseguenze per gli adulti coinvolti e per i bambini stessi. Ricordi indotti da psicoterapeuti, scuola a cui per un certo tempo ha fatto parte anche il protagonista del romanzo di Chaon. Fino a quando la sua professoressa non è stata sospesa insieme a tutta la teoria psicologica che rappresentava. Tillman prosegue comunque la sua carriera di psicoterapeuta a Cleveland, città nella quale si svolge la maggior parte del romanzo. Tillman ha una moglie, due figli, due sorelle che vivono altrove, un fratellastro che ricompare all’improvviso, un paziente/amico. La ragnatela narrativa li attira al centro della trama rivelando man a mano i ruoli positivi e/o negativi di ciascuno. I personaggi sono ben modellati e Chaon, con la sua scrittura tridimensionale, te li fa “indossare” come un esoscheletro… ma introspettivo.
Forse in alcune parti si dilunga un po’, ma lo si può perdonare perché il lavoro che ci offre merita di essere letto e… ascoltato. Molte le canzoni citate. Bob Marley è il più gettonato.

Dan Chaon, La volontà del male, NNE, Milano 2019, pp. 474, 20,00 euro (recensione di Glauco Bertani).

Si ringrazia la Libreria del Teatro, via Crispi 6, Reggio Emilia.

Colonna sonora:

BRUCE SPRINGSTEEN, Nebraska

JACKSON BROWNE, Running On Empty

WILLY DEVILLE, Hey Joe

THE FIRE SHOW, Please Kill The Barium Swallows

CALLA, Subterrain

COWBOY JUNKIES, One

I nostri voti


Stile narrativo
7.5
Tematica
7
Potenzialità del mercato
7