Dalla regione 4 milioni per i piccoli negozi, bar e ristoranti

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Dai piccoli negozi ai bar, dai ristoranti alle botteghe. Fondamentali per la vita e l’identità stessa delle comunità locali, spesso fulcro di piazze e aree urbane, sono i punti vendita tradizionali dell’Emilia-Romagna, molte volte attività di vicinato, che la Regione vuole sostenere attraverso fondi che andranno direttamente agli operatori commerciali.

In particolare, con le modifiche alla legge regionale 41, si potranno concedere contributi direttamente agli operatori commerciali con l’obiettivo di promuovere la qualificazione e la competitività degli esercizi tradizionali. Si tratta delle piccole e medie imprese fino a 40 addetti che esercitano attività di vendita negli esercizi di vicinato (quelli con una superficie fino a 150 metri quadrati nei Comuni fino a 10.000 abitanti e fino a 250 metri quadrati negli altri Comuni) e le attività di somministrazione di alimenti e bevande.

Modalità resa possibile grazie alla imminente modifica della legge 41 del 1997 che regola la valorizzazione e la qualificazione delle imprese minori della rete distributiva, già inserita nel collegato all’assestamento di bilancio 2019, in Assemblea legislativa entro fine mese. Dopo l’intervento normativo, la messa a punto del bando, da oltre 4 milioni di euro, pronto subito dopo l’estate. Con una secondo novità: meccanismi premiali per chi è in affitto, costo che specie nei centri storici si fa sentire.

La Giunta regionale è intervenuta ancora una volta per promuovere lo sviluppo dei piccoli esercizi commerciali ritenuti “fattori strategici di rifrattività e rivitalizzazione dei centri storici, dei paesi e delle frazioni”. Nel complesso, salgono così a oltre 14 milioni di euro (14,4) i fondi – europei e della Regione – erogati dal 2017 a oggi per incentivare la competitività e la qualificazione degli esercizi tradizionali.