Primi quattro pazienti “clinicamente guariti” in Emilia-Romagna

Coronavirus SSN Emilia Romagna

Quella di martedì 3 marzo è stata una giornata di luci e ombre per l’epidemia di Coronavirus in Emilia-Romagna: se da una parte sono stati confermati 85 nuovi casi di positività al virus Sars-CoV-19 in più rispetto alle 24 ore precedenti, e sette nuovi decessi, si sono registrati anche i primi quattro casi di pazienti “clinicamente guariti” – anche se per questi casi (due di Lugo di Romagna, uno di Rolo e uno di Castelnuovo) si potrà parlare di guarigione completa solo dopo due tamponi negativi consecutivi.

Ad oggi, dunque, sono saliti a quota 420 i casi totali finora confermati in regione (su un totale di 1.778 test tampone): 256 in provincia di Piacenza, 84 in quella di Parma, 33 nel Modenese, 24 in provincia di Rimini, 14 nel Reggiano, 6 in provincia di Bologna, due in quella di Ravenna e uno in quella di Forlì-Cesena.

È purtroppo salito ancora il numero dei decessi, arrivati complessivamente a quota 18: sette in più rispetto alla giornata di lunedì, tutti con patologie pregresse. Tra questi due donne: una di 70 anni della provincia di Parma, deceduta all’ospedale di Vaio (Parma), e una 85enne lombarda morta all’ospedale di Piacenza, oltre a quattro piacentini – di rispettivamente 91,80, 86 e 77 anni – e un 77enne lodigiano.

Nel frattempo prosegue, oltre al grande lavoro svolto dai tantissimi professionisti del servizio sanitario regionale, anche l’impegno della Protezione civile per garantire in questa complessa situazione la migliore funzionalità possibile agli ospedali. Entro la settimana la Regione Emilia-Romagna garantirà, per le strutture ospedaliere del piacentino, il raddoppio delle postazioni di terapia intensiva, che passeranno da 15 a 33 (oltre alle 9 postazioni per l’attività ordinaria, quella che non riguarda i contagi da Coronavirus), mentre la Protezione civile ha concluso – con l’ultima struttura installata a Imola – la realizzazione di 14 spazi esterni ai pronto soccorso per agevolare le operazioni di triage.

“Il sistema sta reggendo – ha spiegato l’assessore regionale alle politiche per la salute Raffaele Donini nel consueto briefing quotidiano – e stiamo prendendo ogni giorno le misure più adeguate per garantire gli interventi più opportuni. È per questo che ci stiamo concentrando sul rafforzamento delle postazioni di terapia intensiva, soprattutto nel piacentino, dove con il 60% dei casi si concentra la stragrande maggioranza delle infezioni. Oggi, tra l’altro, nel corso di un incontro con i rappresentanti di Aiop si è registrata la disponibilità del sistema sanitario privato emiliano-romagnolo a supportare, se necessario, il grande sforzo del sistema sanitario pubblico. Una disponibilità che mette in luce un aspetto solidaristico importante”.

Per quanto riguarda i punti-triage esterni alle strutture ospedaliere per filtrare gli accessi ai pronto soccorso, ha aggiunto l’assessora regionale alla Protezione civile Irene Priolo, “la Protezione civile è pronta ad allestire le strutture che si renderanno necessarie. Ad oggi non ci sono ulteriori richieste da parte delle autorità sanitarie”.

In merito ai due dipendenti delle Regione ora non in servizio in ufficio poiché un collega è risultato positivo al tampone, inoltre, l’assessora Priolo ha rassicurato tutti: “Stanno bene, si sono auto-isolati solo per precauzione”.

Dal punto di vista degli approvvigionamenti, sono stoccate nel deposito sanitario della Regione a Reggio 22.500 mascherine FFP2 fornite dal dipartimento nazionale di Protezione civile a uso esclusivo di medici, infermieri e personale sanitario dell’Emilia-Romagna, che saranno distribuite secondo i criteri prefissati. Sono inoltre in consegna altre 25mila unità.