Cordoglio per la scomparsa

E’ morta Flavia Franzoni moglie di Romano Prodi

Il cordoglio del presidente della Regione Stefano Bonaccini: “Flavia Franzoni era una persona speciale. Una mente acuta, una docente universitaria di alto livello, un’osservatrice della nostra società discreta, ma sempre attenta e presente. Una donna di grande umanità e intelligenza.
A Romano, ai figli e a tutta la famiglia Prodi un forte abbraccio in questo momento così difficile”.

“Ho appreso con dolore della scomparsa di Flavia Franzoni Prodi. La ricordiamo come una donna protagonista della vita civile e sociale del Paese, impegnata nel campo dello studio dello stato sociale e del contrasto alle diseguaglianze. A suo marito, il professor Romano Prodi, ai figli Giorgio e Antonio e alle loro famiglie vanno le mie più sentite condoglianze”. Così Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna appresa la notizia.

“Sono vicino al presidente Romano Prodi per l’improvvisa scomparsa di sua moglie Flavia, persona di grandissima cultura che anche con il suo lavoro di studiosa e docente universitaria si è impegnata tutta la vita a favore di un welfare che fosse realmente in grado di aiutare i più bisognosi. Aveva sempre gli ultimi nel cuore, nella convinzione che solo una società meno diseguale potesse essere giusta”.
Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ricorda così Flavia Franzoni, morta a 76 anni, esprimendo il suo cordoglio al marito Romano Prodi e a tutta la sua famiglia.
Flavia Franzoni, che era stata docente di Scienze politiche all’Università di Bologna, “godeva – ha ricordato ancora il sindaco – di grande stima per le sue battaglie civili ed era da ammirare anche per la sobrietà che ha sempre saputo mantenere”.

L’assessore regionale all’agricoltura Alessio Mammi: “Con grande e profonda tristezza apprendo della morte di Flavia Franzoni, una donna straordinaria e una professionista capace di esprimere competenze e umanità in ambito sociale ed educativo, sempre disponibile ad approfondire questi temi nelle nostre comunità locali. Ricordo le tante volte nelle quali da sola o assieme al marito Romano Prodi è venuta a Scandiano a parlare e a confrontarsi sull’educazione, sui sistemi pedagogici, sui servizi alla persona, con uno sguardo sempre attento e sensibile alle fasce più fragili della popolazione. Esprimo tutta la mia vicinanza all’amico Romano Prodi, ai figli, alla famiglia, per la tremenda perdita che ha investito tutti loro”.

Il cordoglio di Legacoop Bologna per la scomparsa di Flavia Franzoni. Dichiarazione di Rita Ghedini, presidente di Legacoop Bologna: “La scomparsa improvvisa e prematura di Flavia Franzoni lascia sgomenti. Flavia è stata un’interlocutrice profonda, attenta ed energica per tutte e tutti gli operatori e le operatrici sociali, ha costruito attivamente la cultura dell’assistenza, della cura, dell’inclusione come condizioni fondamentali per lo sviluppo dei territori e del Paese, per la crescita armonica di comunità democratiche e generative. Ha costruito la cultura professionale del welfare, non smettendo mai di interrogarsi e di promuovere innovazione. È stata un’interlocutrice attiva della cooperazione sociale e della cooperazione tutta, lucida, a volte critica, sempre proattiva, mai banale. Mancherà tanto a tante e tanti di noi e alla comunità tutta.

A Romano Prodi ai figli, ai famigliari e agli amici va l’abbraccio accorato di Legacoop Bologna”.

“È con grande dolore che ho appreso la notizia della scomparsa di Flavia Franzoni. Una personalità di altissimo profilo, grande umanità, cultura ed intelligenza. Alla sua famiglia tutte le mie condoglianze”. Così Andrea De Maria, deputato PD.

“È morta Flavia Franzoni, una donna che tante di noi hanno avuto occasione di apprezzare per tutto ciò che ha saputo costruire lavorando, sia come docente universitaria sia con iniziative concrete.
Ha lavorato sempre con passione e grande umanità in particolare sui servizi sociali, sul welfare nel nostro paese.
Una perdita per tutti, come donna, democratica, generosa e con grande senso delle istituzioni.
Ci stringiamo alla famiglia e ci uniamo al “grande dolore” con cui ne ha dato l’annuncio il marito Romano Prodi”.

(Vanna Iori, Antonella Incerti, Roberta Mori, Ottavia Soncini, Gigliola Venturini, Iuna Sassi, Elena Carletti, Elisa Bellesia, Romana Righi, Angela Zini, Luisa Carbognani, Claudia Aguzzoli, Francesca Bedogni
Amedea Donelli, Nuccia Mola a nome di tutta la Conferenza delle Donne Democratiche di Reggio Emilia).

“La professoressa Flavia Franzoni era una donna di grandi capacità professionali, attenta agli ultimi, studiosa e partecipe dello sviluppo di welfare e servizi, custode della propria vita famigliare, con sobrietà, intelligenza e passione per le proprie idee. Una donna reggiana, che tanto amava la sua e nostra terra. Le mie più sentite condoglianze al marito Romano Prodi e ai figli Giorgio e Antonio”. Così sui social, Ilenia Malavasi, deputata reggiana del Pd.

Ha suscitato profonda commozione, in Confcooperative Terre d’Emilia, l’improvvisa scomparsa di Flavia Franzoni Prodi. “In molte occasioni – sottolinea il presidente reggiano Matteo Caramaschi – abbiamo avuto modo di apprezzarne la straordinaria competenza e la grande passione espressa in quell’area sociale che l’ha resa prossima alla cooperazione e alle cooperative, cui ha offerto tanti stimoli, indicazioni e visioni per sostenere i più fragili in percorsi che sapessero coniugare solidarietà, impresa e una visione del welfare orientata ad autentica sussidiarietà tra pubblico e privato sociale”.

“Con la sua sobrietà, ma anche con quel pragmatismo che la contraddistingueva – aggiunge Caramaschi – ci ha suggerito nuovi ambiti e stili di lavoro, avendo sempre a cuore il benessere delle persone e il ruolo che istituzioni, associazioni, imprese sociali e ogni cittadino possono esercitare per organizzare attività e servizi all’insegna della promozione della dignità dei più fragili”. “Con dolore e profonda commozione – conclude Caramaschi – ci stringiamo al presidente e amico Romano Prodi e a tutta la famiglia di Flavia, ricordando con gratitudine anche il loro profondo attaccamento alla terra reggiana”.