Coop sociali, raggiunto accordo rinnovo: in Emilia interessa 52mila lavoratori

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Confcooperative Federsolidarietà, Legacoopsociali e Agci Solidarietà hanno siglato a Roma con le parti sindacali FP-CGIL, FISASCAT-CISL, FPS-CISL, UIL-FPL , UIL TUCS, il rinnovo del CCNL della cooperazione sociale.
Un accordo che interessa le 11.500 cooperative sociali aderenti e gli oltre 350.000 lavoratori che assicurano la tenuta del welfare italiano garantendo servizi a oltre 7 milioni di persone.
In Emilia-Romagna il rinnovo del ccnl riguarda 915 cooperative sociali dove lavorano 52.000 addetti garantendo servizi a 929.000 cittadini dell’ Emilia-Romagna.

“Il rinnovo – sottolineano Luca Dal Pozzo di Confcooperative-Federsolidarietà Emilia-Romagna, Alberto Alberani di Legacoop Emilia-Romagna-Legacoopsociali ed Emanuele Monaci di Agci Solidarietà Emilia-Romagna – prevede una serie di istituti che permettono alle cooperative sociali di rispondere in modo ancora più coerente ai nuovi bisogni di welfare e alle nuove sfide dell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate e di disabili. Dopo la riforma dell’impresa sociale con questo accordo si introducono significative innovazioni che permetteranno alle nostre imprese di ampliare la propria operatività innovando le politiche sociali del nostro Paese”

Un CCNL che conferma la dignità del lavoro stabile delle persone e al contempo accoglie elementi di flessibilità organizzativa, quali la banca ore e la stagionalità, che vanno nella direzione di comporre al meglio le istanze delle lavoratrici e dei lavoratori e la efficiente risposta ai bisogni dei cittadini utenti. In questa ottica, sono state inserite nuove figure come quella per l’aiuto domiciliare e dell’operatrice/ore dei servizi di istruzione/formazione e della continuità educativa 3/6 anni per rendere ancor più completa l’offerta di servizi alle persone, anziani, minori e per valorizzare le tante competenze presenti nel nostro paese che possono trovare nella cooperazione sociale un’occasione di lavoro e di crescita professionale.

Il CCNL rinnovato si qualifica altresì per l’inserimento di alcune tutele ulteriori come il congedo per le donne lavoratrici vittime di violenza di genere e per il rafforzamento della garanzia della conservazione del posto di lavoro ai dipendenti nei casi di gravi patologie oncologiche, cronico degenerative ingravescenti.

Il rinnovo prevede un aumento di 80 euro mese di salario a regime pari al 5,95% prendendo a riferimento il livello C1 aumento che avverrà in 3 tranche di cui l’ultima a settembre 2020. È stata concordata, inoltre, l’erogazione di una tantum di 300 euro in due rate nel 2019 e un incremento dello 0,5% a sostegno della previdenza integrativa. Ha trovato valorizzazione, tramite un’indennità di funzione, l’affiancamento all’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate e dato il giusto riconoscimento normativo a tutta la cooperazione sociale di inserimento lavorativo.

Infine, è stato sottoscritto un accordo nel quali le parti si impegnano a promuovere e valorizzare la completa applicazione di tutte le previsioni del CCNL nelle diverse sedi nazionali e territoriali al fine anche di garantirne la piena sostenibilità.