Contratto Coopservice, oltre 200 in sciopero. La protesta davanti alla sede di Pratofontana

E’ stata una giornata intensa per le lavoratrici e i lavoratori di Coopservice (nella foto la sede della cooperativa a Pratofontana) divisione logistica del nostro territorio che oggi hanno effettuato otto ore di sciopero con presidio davanti la sede della Cooperativa a Pratofontana per scongiurare il cambio di contratto nazionale di riferimento – da quello Merci e Logistica a quello dei Multiservizi – paventato dalla Coopservice nei giorni scorsi.


 

Un contratto che da subito significherebbe una riduzione di salario per i nuovi assunti di 300 euro lordi mensili, oltre ad un peggioramento delle condizioni di lavoro per tutti attraverso l’utilizzo dell’orario multiperiodale.
 
“Una mossa che riteniamo scorretta, che si può definire di dumping salariale e contrattuale e che mette vecchi e nuovi lavoratori nella condizione di peggiorare le proprie condizioni economiche e di lavoro  – ha ribadito Marco Righi, segretario Filt Cgil Reggio Emilia – Un’ipotesi che non può essere accettata dai lavoratori che oggi con la loro presenza scandiscono chiaramente che non intendono mollare la presa”.
 
Parole che sono state consegnate anche alla dirigenza cooperativa rappresentata da Vasco Salsi, Marco Cozzolino e il vice presidente di Coopservice, Andrea Grassi, che ha incontrato, durante la mattinata, una delegazione sindacale composta da Marco Righi e Federico Leoni della Filt Cgil, dal segretario della Camera del Lavoro, Guido Mora, da Villiam Zannini di Fit Cisl e da alcuni delegati sindacali (nella foto qui sotto il presidente di Coopservice Roberto Olivi). 

 
“Abbiamo chiesto alla Cooperativa, in un incontro che è stato cordiale e dialogante, giacchè non ci sono ancora comunicazioni ufficiali, di ripensarci e di riflettere su una scelta non condivisa dai lavoratori che sta causando un conflitto.  Non  è sulla restituzione di istituti contrattuali e salario che si può basare una strategia di impresa – hanno riportato in comizio ai lavoratori in attesa Marco Righi e Guido Mora -. L’operazione che hanno in testa non solo non è conveniente per i lavoratori, come la Cooperativa ha provato a raccontare attraverso dei volantini omissivi ed elusivi, ma peggiora sensibilmente le condizioni di lavoro. Lo sciopero di oggi può essere considerato un sondaggio tra i lavoratori che andrebbero ascoltati, a maggior ragione perchè la stragrande maggioranza di loro è socia della cooperativa. Un sondaggio che ci dice che continueremo a mobilitarci e resistere a quest’operazione che scarica ogni difficoltà su chi lavora”.
 
Un’operazione che non fa il paio con i valori cooperativi che la foto di Camillo Prampolini, appesa nella sala riunioni in cui si è tenuto l’incontro  tra le Parti, vorrebbe rappresentare. 
 
“Crediamo che si debba andare avanti perchè questa vertenza ha un valore generale: quello di dire che non si può continuare a pensare che per stare sul mercato l’unica via sia quella di incidere sui salari, abbassandoli, e sui ritmi di lavoro – ha concluso Marco Righi – . Facciamo appello alle committenze presenti sul territorio che hanno in appalto i servizi offerti da Coopservice perchè prendano posizione e dicano chiaramente che il contratto da applicare deve rimanere quello attuale. Che, ribadiamo, è il contratto nella cui sfera di applicazione rientrano i servizi di logistica. Cosa che non è per quello dei Multiservizi”.
 
La mobilitazione dunque non si ferma alla giornata di oggi, ma andrà avanti producendo altre iniziative di sciopero.
 
“A questo proposito ricordiamo a Coopservice che i lavoratori in sciopero non possono essere sostituiti con lavoratori interinali come hanno fatto in questi giorni di mobilitazione– conclude il segretario della Filt Cgil -. Un modo di fare che oltre a voler togliere valenza alle rivendicazioni dei propri addetti si configura come condotta antisindacale”. 

La replica di Coopservice. Coopservice, in coerenza con il nuovo Piano Strategico e con la tendenza del mercato verso uno sviluppo sempre crescente della richiesta di servizi integrati, ha individuato nel Contratto Nazionale Multiservizi la forma di contratto più idonea per quei soci e lavoratori (circa 550), attualmente inquadrati con il Contratto Trasporti e Logistica ma che sono impegnati prevalentemente in attività diverse e riconducibili ai servizi integrati. 
 
Il contratto multiservizi è applicato da tutti gli altri operatori che erogano servizi integrati e costituisce la principale disciplina contrattuale del settore su cui si misura la competizione sul mercato. Anche in Coopservice più del 70% del personale degli oltre 14.000 lavoratori è inquadrato nel contratto Multiservizi, un dato che sale all’85% se si esclude il personale addetto ai servizi di vigilanza privata. 
Il contratto Trasporti e Logistica resterà applicato per quei soci e dipendenti che svolgono effettivamente attività coerenti con quella tipologia contrattuale.  
 
Il percorso individuato da Coopservice prevede il mantenimento delle attuali condizioni economiche e maggiori tutele per i lavoratori come ad esempio, la salvaguardia occupazionale e un miglior trattamento in caso di malattia. 
“Quello della logistica – ha dichiarato Carlo Bassanini, Direttore Operativo di Coopservice – è uno dei settori maggiormente esposti a fenomeni di concorrenza sleale ad opera di false cooperative e imprese senza scrupoli che non rispettano le leggi e non tutelano i lavoratori. Con le nostre scelte strategiche vogliamo difendere e rafforzare la nostra posizione sul mercato perché questa è l’unica strada che ci permette di competere e di garantire occupazione e tutele ai nostri lavoratori”.
 
La cooperativa ha invitato le organizzazioni sindacali ad un confronto costruttivo per proseguire in una contrattazione di secondo livello che potrebbe portare ad ulteriori riconoscimenti per il personale.