Conte: il governo lo guido io, che comandi Salvini è un’illusione ottica

Conte, tutti si assumano responsabilità gestazione crisi

Il premier Giuseppe Conte è intervenuto ai microfoni della stampa spagnola per fare il punto sulla situazione al governo, dove i continui scontri tra i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio danno l’impressione che l’esecutivo sia meno stabile di quanto non si voglia far credere. Ha spiegato il premier: “Salvini e Di Maio cercano di aumentare il proprio consenso e così scatenano le polemiche”. Il capo dell’esecutivo ha poi ammesso che il contrasto tra i due vicepremier Salvini e Di Maio andrà avanti fino al prossimo 26 maggio, data delle prossime elezioni europee, ma che il governo finirà invece il mandato.

“Cercano di aumentare il proprio consenso e così si scatenano le polemiche ma dopo il 26, il clima cambierà e potremo concentrarci sulle attività del governo”. “Negli ultimi mesi siamo sempre stati in campagna elettorale. E ora, nel cammino verso quelle europee, è evidente che due forze politiche che sono avversarie possono avere momenti di tensione”, ha ammesso Conte.
Conte ha poi parlato anche della figura di Matteo Salvini, considerato da molti, anche all’estero, come il vero capo del governo italiano. “Salvini è un compagno di viaggio con il quale mi confronto molto serenamente, se da fuori o all’estero richiamano di più l’attenzione le dichiarazioni o l’immagine di Salvini, che ha una grande capacità di comunicazione, e si crede che nel governo comandi lui, è una vostra illusione ottica”.



C'è 1 Commento

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  1. G.Gamberini

    Bisogna dire che il signor Conte ha una bella faccia tosta!
    Egli e’ certamente il prototipo migliore dei “miracolati” della politica italiana contemporanea: nessuno prima delle elezioni lo conosceva,non dico come personaggio politico,ma nemmeno come autorevole esponente del mondo accademico o della cultura;poi sono stati proprio i grullini a inventarselo come improbabile presidente del consiglio(le minuscole sono volute!)quale elemento di mediazione con la Lega,con l’obbiettivo che non rompesse troppo le scatole.
    Adesso il Conte si e’ immedesimato talmente nella parte dello statista da immaginarsi come punto di equilibrio politico in grado di mettere in riga i due contendenti.E chissa’,forse si illude di poter giocare in futuro un ruolo politico e istituzionale autonomo!
    Beh,solo in Italia potevano raccontarci una barzelletta del genere!!


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