Conte a Modena, prima volta a una Festa dell’Unità: “Il centrodestra è unito, presentandosi divisi è impari”

Giuseppe Conte Ponte Alto Modena 2020

Martedì 8 ottobre il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha partecipato alla Festa nazionale dell’Unità in corso a Ponte Alto, a Modena, per un colloquio con la giornalista Maria Latella sui temi di attualità politica ed economica.

“Non vivo nell’iperuranio, non ho pensato che dal mio invito nascesse un dialogo in cui si chiudessero delle alleanze in alcune Regioni dove non si erano chiuse”, ha detto il premier in riferimento ai mancati patti elettorali tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle: “Ciononostante io credo semplicemente che da esperienze positive che si consolidano negli anni possano nascere prospettive più durature, non voglio dire organiche. Anche perché c’è un centrodestra unito. Presentarsi in modo sparpagliato significa presentarsi in modo impari. È questo il ragionamento che ho fatto e non ci rinuncio affatto”.

Conte, poi, ha affrontato anche il tema del Recovery plan italiano, “che non è in ritardo ma rispetta la tabella di marcia dell’Ue e soprattutto sarà forte e robusto, con l’obiettivo di avviare riforme strutturali. Dunque niente spese correnti, niente rivoli. Dietro ci deve essere un progetto per il Paese anche sul fronte delle infrastrutture, del lavoro e dell’eliminazione delle diseguaglianze”.

Nei primi mesi del 2021 saranno definiti i progetti che entro il 15 ottobre saranno indicati a grandi linee: “Quindi ci sarà tutto il tempo per una discussione. In ogni caso ci potremo ritenere appagati tutti solo quando i 209 miliardi verranno spesi e non sarà sprecato un solo euro”, ha sottolineato il premier.””Ben vengano tutte le competizioni locali e territoriali, ma io ho un obbligo: portare a casa la partita del Recovery Plan”. E “se ci sarà bisogno del Mes”, ha aggiunto Conte, “lo valuteremo assieme e proporrò una soluzione al Parlamento. Esamineremo nel dibattito parlamentare, nella massima trasparenza, i regolamenti legati al Mes”.

Inevitabile, poi, un accenno all’emergenza sanitaria Covid-19: “Qualche Paese sta discutendo della riduzione della quarantena (da 14 a 7 giorni, ndr), è una prospettiva importante. Se dovessimo ridurre la quarantena si ridurrebbero anche i costi sociali ed economici” ha evidenziato il presidente del consiglio.