Salvini: “Voto subito”, ma non chiude al M5S

Consultazioni Quirinale M5S

Proseguono anche giovedì 22 agosto le consultazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale, dove sono attese le maggiori forze politiche attualmente rappresentate in Parlamento: Fratelli d’Italia, Forza Italia, Partito Democratico, Lega e Movimento 5 Stelle.

La diretta video

 

Giovedì 22 agosto

Ore 17.45 – Movimento 5 Stelle – “Non lasciamo la nave affondare, perché l’Italia siamo tutti, a dispetto degli interessi di parte”, ha detto il leader dei Cinque Stelle Luigi Di Maio dopo l’incontro con il presidente della Repubblica. “Sono state avviate tutte le interlocuzioni per avere una maggioranza solida che voglia convergere sui punti indicati” ha precisato il vicepremier, pur senza mai nominare esplicitamente né il Partito Democratico né la Lega.

“I cittadini che ci hanno votato il 4 marzo – ha aggiunto Di Maio – l’hanno fatto per cambiare l’Italia, non il Movimento, e penso anche che il coraggio non è di chi scappa ma chi prova fino in fondo a cambiare le cose, anche sbagliando, con sacrificio e provando a fare le cose. Il voto non ci intimorisce affatto, ma non può essere la fuga dalle promesse fatte dagli italiani. Abbiamo tante cose da fare”.

“Abbiamo informato il capo dello Stato di quelli che secondo noi sono obiettivi prioritari per gli italiani”, ha poi svelato il capo politico M5S, illustrando dieci impegni “che secondo noi devono essere portati a compimento”: tra questi il taglio dei parlamentari, una legge sul conflitto di interessi, la riforma della Rai sullo schema della BBC, una ridiscussione del trattato di Dublino sull’immigrazione.

Ore 16.45Lega – Il leader del Carroccio Matteo Salvini, dopo il colloquio con Mattarella, ha parlato del possibile accordo Pd-Movimento 5 Stelle come di “un “accordo contro, contro di me e contro la Lega”. “È la vecchia politica. Io non penso che l’Italia abbia bisogno di un governo contro”, ha sottolineato.

Se poi qualcuno (dalla parte dei Cinque Stelle, ndr) dovesse dire “ragioniamo perché i “no” diventano “sì”, miglioriamo la squadra, diamoci un obiettivo, facciamo qualcosa, non “contro” ma “per”, io l’ho sempre detto, sono una persona concreta, non porto rancore, guardo avanti, non indietro”, ha aggiunto Salvini lasciando aperta la strada – difficile ma non impossibile – di un nuovo accordo di governo tra Lega e pentastellati.

“Ho scoperto che tanti no si sarebbero trasformati in sì”, ha spiegato Salvini: “Ci sono alcuni 5 Stelle che appoggerebbero una manovra coraggiosa: ho scoperto che ci sarebbero alcuni disponibili. Aver scoperchiato il vaso è stato utile per capire. Ma malgrado gli insulti, vado avanti. Ero consapevole di un governo fermo, ma se si vuol far ripartire il Paese noi siamo pronti, senza pregiudiziali e senza guardare indietro”.

Ore 12.30Forza Italia – “L’esperienza appena conclusa dimostra che i progetti di governo si fanno con i tempi e con le idee compatibili, non dopo il voto ma prima. Quindi un governo non può nascere in laboratorio, se basato solo su un contratto”, ha sottolineato il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi al termine delle consultazioni.

“Forza Italia ha condotto un’opposizione seria e coerente in Parlamento cercando di correggere molti errori e migliorare provvedimenti del governo con lo stesso senso di responsabilità dimostrato finora, e che è stato molto oneroso in termini politici per il nostro partito. Ma oggi mettiamo in guardia da un governo frutto di una maggioranza tra diversi e improvvisata”.

“Una maggioranza che non rispecchia la maggioranza degli elettori è una mera coincidenza di forze che si sono contrastate, non può essere la base per un esecutivo stabile e credibile ma solo una presa in giro degli elettori ed un tradimento delle loro volontà”, ha aggiunto Berlusconi.

“In nessun caso – ha proseguito l’ex Cavaliere – Forza Italia è disponibile ad alleanze con chi abbiamo contrastato in campagna elettorale e che esprimono una visione del paese diversa e opposta. Un governo fortemente sbilanciato a sinistra sarebbe pericoloso per le imprese e per le garanzie di libertà dei cittadini”, con il rischio che “messo di fronte alle difficoltà ricorra a una patrimoniale che comprometterebbe definitivamente le prospettive di crescita”.

Ore 11.30Partito Democratico – “Abbiamo manifestato al presidente della Repubblica la disponibilità a verificare la formazione di una diversa maggioranza e l’avvio di una fase politica nuova e un governo nel segno della discontinuità politica e programmatica”, ha detto il segretario del Pd Nicola Zingaretti al termine dell’incontro con Mattarella.

Ma “non un governo a qualsiasi costo: serve un governo di svolta, alternativo alle destre, con un programma nuovo, solido, con un’ampia base parlamentare e che ridia una speranza agli italiani”, ha precisato Zingaretti. Se non dovessero esistere queste condizioni, ancora tutte da verificare, “lo sbocco naturale della crisi sono nuove elezioni anticipate alle quali il Pd è pronto”, ha aggiunto il segretario dem.

Zingaretti ha poi sottolineato come il Pd ritenga “utile” provare a costituire un “governo di svolta” per il quale la delegazione democratica ha già indicato a Mattarella “i primi non negoziabili principi” – sulla scia di quanto preannunciato ieri dalla direzione nazionale del partito – primo tra tutti la riconferma della vocazione europeista dell’Italia.

Ore 10.40Fratelli d’Italia – “Le elezioni sono oggi l’unico esito possibile, rispettoso dell’Italia, dei suoi interessi, del suo popolo e della Costituzione”, ha detto la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni dopo l’incontro con Mattarella: “Diciamo no a un governo che ha la maggioranza in Parlamento ma non tra i cittadini: sarebbe irrispettoso della volontà popolare e della nostra democrazia”.

“L’unico modo che abbiamo per un governo stabile è andare a votare”, ha aggiunto la Meloni: “Tutto il resto durerà solo qualche mese: gente che fino a ieri si insultava oggi non può andare d’accordo. La verità è che Mattarella è costretto a scegliere tra due diverse prescrizioni costituzionali: quella che chiede di verificare se esista una nuova maggioranza e quella che dice che la sovranità appartiene al popolo, e questa prescrizione è tra le più vincolanti della nostra Costituzione”, ha concluso la Meloni, che nel frattempo ha sentito Salvini “e penso che se si andasse al voto ci sarebbe una compagine formata da Fratelli d’Italia e Lega sicuramente: vedremo cosa fa Forza Italia, e sicuramente sarebbe già maggioritaria”.

Il calendario

Mercoledì 21 agosto

Mercoledì 21 agosto la prima giornata di consultazioni del capo dello Stato si è aperta con la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, seguita dal presidente della Camera Roberto Fico. Poi i colloqui con i gruppi parlamentari, a partire dal gruppo delle Autonomie (Svp, Patt e Uv) del Senato, che si è detto disponibile a sostenere un governo con una maggioranza incentrata su Pd e Movimento 5 Stelle purché abbia “una forte impronta europeista”, per scongiurare il rischio che le elezioni portino all’esercizio provvisorio e all’aumento dell’Iva.

Il gruppo misto del Senato, pur avendo in sé varie componenti, ha concordato nel giudicare “pericoloso precipitare il Paese alle urne”, e ha quindi auspicato la nascita di un governo “non breve, non di transizione, ma un governo politico”, come ha spiegato la presidente del gruppo Loredana de Petris, accompagnata al Colle da Piero Grasso, Emma Bonino e Riccardo Nencini. “Serve un governo di totale alternativa politica e programmatica rispetto a quello finora visto”, ha aggiunto la Bonini, “che avrà il compito di fare ma anche di disfare: mi riferisco al decreto sicurezza bis, alla questione migranti, allo sperpero di fondi pubblici. Un autorevole governo del fare e del disfare”.

Il presidente Mattarella, durante la giornata, ha avuto anche un colloquio telefonico con il presidente emerito Giorgio Napolitano, che in questi giorni non è fisicamente presente a Roma e che dunque era impossibilitato a recarsi di persona al Quirinale.