Consegnati al Centro meteo europeo gli spazi del Tecnopolo di Bologna che ospiteranno i supercomputer

tecnopolo Bologna

Mercoledì 16 giugno l’Emilia-Romagna ha consegnato ufficialmente al Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio raggio (Ecmwf) gli spazi del Tecnopolo di Bologna (nell’area dell’ex Manifattura Tabacchi) destinati a ospitarne il data center, con il nuovo maxi calcolatore cinque volte più potente di quello attuale e che sarà in grado di scattare “fotografie” delle previsioni meteo sempre più nitide e tempestive.

La firma dell’accordo per l’handover dell’infrastruttura è arrivato durante un collegamento “a distanza” tra la Regione Emilia-Romagna, il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e il Centro europeo, organismo internazionale con sede a Reading (in Gran Bretagna) che vede la partecipazione di 23 Stati membri – tra cui l’Italia – e undici paesi cooperanti. Erano presenti in collegamento l’assessore regionale allo sviluppo economico e al lavoro Vincenzo Colla, il sottosegretario di Stato al Ministero degli affari esteri Manlio Di Stefano e il direttore generale dell’Ecmwf Florence Rabier.

In due anni – 730 giorni, per la precisione – e dopo alcuni rallentamenti e difficoltà a causa della pandemia di nuovo coronavirus, gli ambienti sono stati ultimati e sono pronti per accogliere due High Performance Computing (Hpc) tra i più potenti al mondo. Sono già arrivati al Tecnopolo i primi elementi delle macchine, la cui installazione proseguirà nei prossimi mesi. Tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre inizierà la migrazione delle applicazioni della catena operativa di previsione del centro meteo, processo che arriverà a compimento intorno alla metà di gennaio del 2022.

Una prima inaugurazione è prevista per il prossimo autunno. L’archivio meteo a Bologna sarà il primo servizio operativo a fine anno, mentre fino alla fine di aprile saranno fatti lavorare in parallelo i sistemi di Reading e quelli di Bologna.

Qualche numero per rendere l’idea dell’importanza dell’infrastruttura: il data center del Centro meteo europeo si estende in un’area di 21.500 metri quadrati all’interno del Tecnopolo bolognese. L’investimento complessivo è stato di 63 milioni di euro: 43,5 milioni a carico del Ministero dell’università e della ricerca e 19,5 milioni a carico della Regione Emilia-Romagna.

E ancora: dieci megawatt di potenza installata, due data hall da mille metri quadrati, due data storage da 500 metri quadrati, 50 chilometri di cavi elettrici posati, 20mila metri cubi di calcestruzzo, duemila tonnellate di acciaio, per una struttura realizzata grazie al lavoro qualificato di professionisti coinvolti in un cantiere attivo 24 ore su 24. Una forza lavoro composta da 80 imprese e 750 lavoratori, che ha comportato 160 meeting internazionali e ventimila punti di controllo. La potenza del supercalcolatore sarà equivalente a quella di centinaia di migliaia di personal computer interconnessi.