A inizio settembre Unity, negozio di scarpe e vestiti situato in vicolo del Folletto a Reggio, ha annunciato la chiusura dopo 18 anni di attività: l’esercizio commerciale, tuttavia, non abbasserà per sempre la saracinesca, ma lascerà la città del tricolore per spostarsi a Firenze.
Prende spunto da questa notizia lo sfogo di Alessandro Rinaldi, segretario cittadino della Lega e capogruppo del Carroccio in consiglio comunale: “Reggio ha ucciso il suo centro storico. Ha abbandonato i commercianti, ha lasciato marcire le strade, ha consegnato la città al degrado e ai delinquenti. I 600 negozi sfitti non sono solo un numero, ma gridano il fallimento di chi governa e di chi dovrebbe prendersi cura della nostra città“.
“Non è una mia invenzione o un’esagerazione da campagna politica”, ha sottolineato Rinaldi: “Sono le parole amare e autentiche dei titolari di Unity, una realtà che per quasi vent’anni è stata un punto di riferimento per i giovani reggiani e che oggi è costretta a chiudere. Unity, come tante altre attività che hanno dato vita e identità al nostro centro, è stata lasciata sola, senza alcun sostegno concreto da parte di chi amministra questa città”.
In consiglio comunale, ha ricordato l’esponente leghista, “vengo spesso accusato di essere catastrofista o di strumentalizzare i problemi, ma la realtà è sotto gli occhi di tutti: il centro storico muore lentamente, le attività abbassano le serrande, le strade sono sempre più degradate e insicure. Questa non è la Reggio che i cittadini meritano. Le responsabilità politiche sono evidenti e non possono più essere nascoste. È ora che chi governa ammetta il fallimento delle proprie scelte e che gli elettori riflettano seriamente: continuare a dare fiducia a chi ha ridotto così la nostra città significa condannarla a un futuro di abbandono e degrado. Io, come consigliere della Lega, continuerò a denunciare con forza questa situazione e a stare dalla parte dei commercianti, dei cittadini e di chi chiede una Reggio più viva, più sicura e più giusta”.







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