La Confraternita di San Girolamo e Vitale di Reggio si appresta a celebrare la festa dell’Esaltazione della Croce, in programma domenica 14 settembre nella chiesa di San Girolamo. L’evento, di particolare significato spirituale e culturale, segna anche l’inizio di un’importante iniziativa che ha l’obiettivo di riscoprire, valorizzare e restaurare il patrimonio artistico della Confraternita, sopravvissuto a secoli di vicissitudini, tra cui il drammatico saccheggio del 1944-1945.
Domenica il programma inizierà alle 17 con l’intervento del padre ordinario Zeno Davoli, che introdurrà il significato della giornata e i progetti di rinascita della Confraternita; a seguire, alle 17.30, la messa solenne presieduta da mons. Giacomo Morandi, vescovo della diocesi di Reggio Emilia-Guastalla.
Alle 18.30, infine, è prevista la benedizione del nuovo crocifisso donato da un ex studente del padre ordinario alla Confraternita, un’opera ottocentesca in legno e madreperla proveniente dalla chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme. L’opera, proveniente dalle stesse botteghe che realizzarono il modello del Santo Sepolcro reggiano nel 1600, rappresenta un legame spirituale e storico con il passato della Confraternita, offrendo così un segno di speranza per il futuro.
La data del 14 settembre non è casuale: alle 7.50 del mattino, infatti, un raggio di sole illumina un’antica formella in terracotta raffigurante la crocifissione di Gesù, un fenomeno che per la Confraternita “sottolinea il legame tra spiritualità, arte e creato” nella chiesa di San Girolamo.
Quest’anno la Confraternita ha deciso di celebrare l’evento con particolare solennità anche per lanciare un progetto di recupero e valorizzazione del proprio patrimonio artistico, gravemente impoverito dal saccheggio avvenuto durante l’ultimo inverno della Seconda guerra mondiale. In quel periodo, la chiesa perse quasi tutte le suppellettili: i quadri, i banchi dell’oratorio, l’archivio, le porte scolpite, gli otto busti dei martiri della Rotonda e persino il grande ciborio in legno dipinto che sovrastava il S. Sepolcro nella cripta.
La Confraternita di San Girolamo e Vitale ha voluto dunque lanciare un appello alla cittadinanza, alle istituzioni e a chiunque condivida il valore del suo patrimonio artistico e spirituale, affinché sostenga l’iniziativa di restauro e arricchimento: “La celebrazione del 14 settembre non è solo una festa religiosa, ma un’occasione per riscoprire l’identità culturale di Reggio e per costruire un futuro in cui la chiesa di San Girolamo possa tornare a splendere nella sua interezza, offrendo ai visitatori un patrimonio storico, artistico e spirituale unico per la città”.







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