Centrodestra unito alle regionali

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Nessuna corsa solitaria della Lega alle prossime regionali, ma un centrodestra unito per spirito di coalizione, pronto al confronto per scegliere candidati governatori condivisi. Dopo il summit di Arcore di domenica scorsa, Silvio Berlusconi e Matteo Salvini si ritrovano a palazzo Grazioli, presente Giorgia Meloni, per fare un nuovo check. Dopo un vertice fiume di quasi 4 ore, svoltosi in due round (nel menu entra di forza la manovra economica), i tre leader decidono di non farsi la guerra, almeno a livello locale. E secondo le ultime indiscrezioni avrebbero trovato l’accordo sui criteri per individuare i nomi dei futuri presidenti di Regione. C’è chi assicura che Fi abbia spuntato il Piemonte, e alla Lega sarebbe andata la Sardegna (oltre al Trentino dove Maurizio Fugatti è il candidato per la provincia di Trento). A Fdi sarebbe stato promesso l’Abruzzo, mentre in Basilicata verrà scelto un ‘civico’ gradito agli azzurri.

Durante il summit, Berlusconi avrebbe chiesto al Carroccio conto dell’alleanza con i Cinque stelle. Ma come fai a stare ancora con loro? avrebbe chiesto, in sostanza, il presidente di Fi. Pronta la replica di Salvini: con Di Maio vado d’accordo e comunque il governo con i grllini resta una cosa fatta per ‘contratto’ con un alleato con cui si è scelto, per senso di responsabilità, di dare un governo al paese, cosa che qualcuno doveva pur fare per evitare la crisi. Il ‘Capitano’, insomma, avrebbe dato garanzie che non tradirà il vincolo di coalizione, ma restano i timori degli azzurri, preoccupati dalla strategia salviniana del ‘doppio forno’.