All’economia italiana occorreranno due anni per tornare ai livelli di Pil stimati fino a gennaio scorso, ossia ai livelli pre-Coronavirus. E’ quanto indica il focus di Censis e Confcooperative, “Lo shock epocale: imprese e lavoro alla prova della lockdown economy”, considerando una chiusura delle attività fino a maggio, con un ritorno alla normalità entro i due mesi successivi. Facendo un’ipotesi di impatto sul fatturato al 2021, lo scenario imputa allo shock Covid-19 “una mancata produzione di valore da parte delle imprese superiore ai 270 miliardi”. “L’economia italiana inchioda”, commenta il presidente di Confcooperative, Maurizio Gardini, sottolineando per questo l’urgenza di “misure straordinarie”, a partire dalla liquidità “immediata” per tutte le imprese. Il focus indica anche che poco più della metà delle imprese e dei suoi lavoratori non si sono fermati: “In qualche modo la fase 2 parte da qui, ma va alimentata con coraggio e decisione”, sottolinea Gardini.
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