I carabinieri di Castelnovo ne’ Monti hanno denunciato alla Procura di Reggio un uomo di 40 anni con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.
Secondo la denuncia della moglie, per oltre un anno – dal settembre del 2023 al dicembre del 2024 – il marito (spesso sotto gli effetti dell’abuso di bevande alcoliche) l’avrebbe maltrattata, minacciandola di morte (“ti faccio a pezzi”, ”farò di tutto per mandarti via di casa”, “finirà male”, “io ti distruggo”, “ti faccio sparire per sempre”) e offendendola costantemente, manifestando una gelosia ossessiva (la seguiva per strada, si lamentava del fatto che avesse iniziato a frequentare degli amici), umiliandola anche davanti ai familiari, rimarcando la totale dipendenza economica della donna da lui stesso, in alcune occasioni spintonandola fisicamente (in un caso spingendola contro una porta e causandole una ferita al polso) – il tutto con l’aggravante di aver agito spesso incurante della presenza dei figli minori della coppia. seguendola per strada e lamentandosi del fatto che avesse iniziato a frequentare degli amici e a diventare indipendente
L’uomo, anche dopo che la moglie aveva subìto un grave intervento alla schiena, pretendeva di avere rapporti sessuali, insistendo nonostante il diniego della donna; secondo il marito, la moglie non avrebbe avuto il diritto di opporsi e avrebbe anzi dovuto sottostare alle sue volontà come sorta di “risarcimento” per il supporto economico e materiale che il quarantenne le aveva fornito per aiutarla nella guarigione.
Lo scorso dicembre, durante l’ennesima discussione, la donna si è rifugiata in bagno, ma il marito l’ha chiusa dentro dall’esterno: quando finalmente è stata liberata (dalla figlia), è andata dal vicino di casa per chiedere aiuto.
La Procura reggiana, alla luce di quanto emerso durante l’indagine, ha richiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Reggio l’applicazione nei confronti dell’uomo della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima, con tanto di braccialetto elettronico di controllo. Il quarantenne non potrà avvicinarsi al domicilio della moglie né ai luoghi frequentati abitualmente dalla donna e dai suoi parenti più prossimi, avendo l’obbligo di mantenere una distanza minima di almeno 1.500 metri; non potrà inoltre nemmeno comunicare con nessun mezzo e in nessun modo con la moglie.







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Custodisco, eredità di mio padre, la collezione quasi completa de "Il quaderno dell'attivista" pubblicazione del Partito Comunista Italiano degli anni quaranta e cinquanta dedicata ai
Attivista = semper mej che lavorer….
Giano bifronte... ipocrisia al top!