I carabinieri di Castelnovo ne’ Monti hanno denunciato un uomo di 46 anni residente a Sassuolo, in provincia di Modena, con l’accusa di atti persecutori nei confronti di una donna che aveva rifiutato le sue avances.
Tutto è nato lo scorso agosto, quando la donna ha pubblicato un video su TikTok. Tra i vari commenti, ha notato quello di una persona sconosciuta: i due si sono scambiati il numero di cellulare e la sera stessa hanno fatto partire una videochiamata, poi bruscamente interrotta dalla donna dopo che l’uomo aveva iniziato ad avere atteggiamenti sessualmente espliciti.
Secondo quanto è emerso dalle indagini, l’uomo era ossessionato dalla vittima e non si era rassegnato al netto rifiuto di quest’ultima, che aveva chiaramente fatto intendere di non essere interessata a nessun tipo di relazione con il quarantaseienne.
A quel punto l’uomo ha iniziato a molestarla, tempestandola di messaggi (a volte anche offensivi) e telefonate (anche dieci volte al giorno), presentandosi a sorpresa sotto casa sua, controllando in maniera maniacale i suoi spostamenti, pedinandola ovunque, arrivando anche a minacciarla di sfregiarla con l’acido e di ammazzarla (“so dove abiti e dove lavori”, le ha scritto). In un’occasione, l’uomo le ha inviato una fotografia raffigurante la stessa vittima in slip, scattata all’insaputa di quest’ultima, per costringerla a rispondergli, minacciando in caso contrario di diffondere la foto sui social.
Condotte gravissime che hanno inevitabilmente generato nella vittima un perdurante stato d’ansia, con il fondato timore per la propria incolumità e per quella dei propri cari. Da qui la decisione della donna di rivolgersi ai carabinieri di Castelnovo ne’ Monti per denunciare quanto stava accadendo.
Al termine delle indagini, e sulla base di quanto emerso, la Procura di Reggio ha richiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari l’applicazione nei confronti dell’uomo delle misure cautelari del divieto di avvicinamento alla vittima e del divieto di comunicazione: il quarantaseienne non potrà avvicinarsi all’abitazione della donna né ai luoghi abitualmente frequentati da quest’ultima, dovendo mantenere da questi una distanza di almeno 1.500 metri; non potrà inoltre tentare di comunicare con lei con nessun mezzo e in nessun modo, nemmeno per interposta persona.
Per vigilare sul rispetto di queste misure, è stata prevista anche l’applicazione di un dispositivo di controllo a distanza, il cosiddetto “braccialetto elettronico”. Il provvedimento è stato eseguito dai carabinieri di Sassuolo, dove l’uomo vive attualmente.







Non ci sono commenti
Partecipa anche tu