L’emergenza energetica che sta paralizzando il sistema industriale italiano, lo dice l’associazione degli industriali. I numeri dell’Emilia-Romagna sono impressionati. Nel 2019 le imprese avevano pagato una bolletta da 900 milioni. Mentre nell’anno in corso, 2022, il costo potrebbe a 9,8 miliardi. Aumento senza precedenti. Di fronte a questo scenario le richieste degli imprenditori sono l’introduzione di un tetto al prezzo del gas (europeo o nazionale), la sospensione del meccanismo europeo che prevede l’obbligo di acquisto di quote ETS a carico delle imprese, la riforma del mercato elettrico e la separazione del meccanismo di formazione del prezzo dell’elettricità da quello del gas.
Le Confindustrie del Nord “hanno apprezzato la sensibilità e l’attenzione delle Regioni” e hanno garantito che sosterranno “con decisione l’impegno del governo in carica nella difficile trattativa con gli altri Paesi a livello europeo per l’introduzione di un tetto al prezzo del gas. Il tempo è ampiamente scaduto e una decisione non è più differibile”. Per Sassi lungo la via Emilia “la situazione non è più sostenibile”.
Ultimi commenti
Stato di abbandono? Io direi più atti di vandalismo...
Sono sempre più vergognosi senza un briciolo di pudore ,superpagati per scaldare le poltrone e non per risolvere i problemi reali della gente !
La sinistra vuole solo governare non pensa le cose importanti per gli italiani anche se non è in grado di farl: pur di avere voti […]