Brescello, M5S all’attacco: “Situazione ancora gravissima”. Chiesta una nuova commissione d’accesso

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Diversi esponenti del Movimento 5 Stelle, tra cui l’europarlamentare reggiana Sabrina Pignedoli, la deputata della Commissione antimafia Stefania Ascari e i parlamentari di Camera e Senato Davide Zanichelli, Maria Edera Spadoni, Giulia Sarti, Gabriele Lanzi e Marco Croatti, hanno chiesto al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e alla prefettura di Reggio di verificare se ci siano i presupposti per una nuova commissione d’accesso – dopo quella del 2015 che portò allo scioglimento del Comune per mafia – riguardante il Comune di Brescello.

A far scattare la richiesta è stata la recente testimonianza del commissario Saverio Pescatore della polizia di Bologna durante l’ultima udienza del processo “Grimilde”, celebrato con rito ordinario a Reggio, che ha parlato come testimone della procura antimafia: secondo il commissario, infatti, l’egemonia della famiglia Grande Aracri – a capo della potente ‘ndrina di Cutro trapiantata in Emilia – sarebbe ancora dominante nel paese di Peppone e Don Camillo.

La testimonianza di Pescatore, secondo i pentastellati, “è l’ennesima prova che a Brescello la cosca di ‘ndrangheta Grande Aracri ha esercitato a lungo pressioni e intimidazioni di vario tipo sull’amministrazione comunale al fine di trarne vantaggio. Carte alla mano, bisognerà far luce su chi negli ultimi anni ha vinto appalti e ottenuto varianti ai piani regolatori, e in quale modo. È evidente che non è bastato sciogliere per mafia il Comune nel 2016, c’è qualcosa di più profondo, qualcosa che giustamente scandalizza i cittadini onesti e con gli occhi aperti. Quanto sta emergendo su Brescello nel processo Grimilde disegna un quadro inquietante”.