Bottazzi ricorda Landini, “un monsignore tra mass media e impegno culturale dei cattolici”

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo un ricordo di Luigi Bottazzi su monsignor Emilio Landini, recentemente scomparso.

di Luigi Bottazzi *

Mercoledì 7 giugno mons. Emilio Landini, ha raggiunto la Casa del Padre, dopo 68 anni di sacerdozio. Una personalità di primo livello della Chiesa di Reggio-Guastalla ove, con dedizione ed apertura verso il nuovo, ha ricoperto numerosi e importanti incarichi. Nato a Sant’Ilario d’Enza l’11 novembre 1932, era stato ordinato sacerdote dal vescovo Socche il 19 giugno 1955. Aveva conseguito a Roma la laurea in diritto canonico alla Pontificia Università Gregoriana e la laurea in teologia morale all’Accademia Alfonsiana.

Nel suo lungo e prezioso ministero sacerdotale ha sempre riservato una particolare attenzione ai mezzi di comunicazione sociale e all’impegno culturale dei cattolici, promuovendo con grande disponibilità incontri anche in singole raltà parrocchiali o associative. E’ stato insegnante sia nelle scuole statali e, soprattutto, in Seminario e nello Studio Teologico.

Dal 1966 al 1974 è stato rettore del Seminario di Reggio e preside delle Studio Teologico. E’ stato delegato vescovile per il Centro Giovanni XXIII – in via Prevostura 4 – una realtà importantissima per la diffusione della cultura di ispirazione cristiana. Ha sostenuto fin dall’inizio, siamo negli anni Duemila, la costituzione e lo sviluppo, assieme a don Eleuterio Agostini, del Circolo di cultura “ Giuseppe Toniolo “, quando il Centro Giovanni, tanto caro al cardinale Ruini, ridusse progressivamente e poi cessò l’attività.

(*) presidente del Circolo di cultura G. Toniolo di Reggio Emilia