Il presidente della Regione Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, intervenendo alla trasmissione Omnibus in onda su La7, è tornato a parlare del Meccanismo europeo di stabilità dicendosi favorevole allo strumento finanziario: “Il Mes significa tra 35 e 37 miliardi di euro che verrebbero dati praticamente subito all’Italia per un’unica condizione, spenderli per la sanità pubblica del Paese”.
Nell’eventuale ripartizione dei fondi, all’Emilia-Romagna spetterebbero tra i 2 e i 3 miliardi di euro “senza condizionalità, cioè non pagherebbero praticamente il debito i nostri figli”, ha detto Bonaccini, sottolineando anche di avere già in mente come poter spendere queste risorse extra: in primis investendo negli ospedali (“ne dovremmo fare di nuovi, a partire da Piacenza”) e nelle Case delle salute (“ciò che sta tra casa mia e gli ospedali”), e poi ancora per le cure domiciliari, per l’acquisto di tecnologie e materiali e per l’assunzione di nuovo personale.
Investimenti che, per Bonaccini, significano anche “cantieri che aprono, maestranze che lavorano, forniture”. Nella stessa occasione il presidente emiliano-romagnolo ha anche lanciato una proposta di dibattito sul tema al leader della Lega Matteo Salvini e alla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni: entrambi, nelle scorse settimane, avevano espresso forte contrarietà all’ipotesi che l’Italia potesse fare ricorso al Mes.
Alle dichiarazioni di Bonaccini ha risposto a stretto giro il capogruppo della Lega in consiglio regionale Matteo Rancan: “È inutile che il presidente Bonaccini cerchi di convincere i piacentini sui fondi del Mes con la promessa di realizzare, tra l’altro, il nuovo ospedale. Del nuovo ospedale si parla da tempo, tanto che il governatore aveva detto di disporre già dei soldi necessari per realizzarlo, ancor prima che si parlasse del Meccanismo europeo di stabilità. Da qui la domanda: Bonaccini bluffava ieri o sta bluffando adesso?”.
Per Rancan “Bonaccini non ce la fa proprio ad andare oltre alla politica degli annunci fini e dalla propaganda: come può, infatti, benedire il Mes? I miliardi di euro del Mes non sono gratis, sono un debito che ci lega mani e piedi alle condizioni poste da altri. Chiediamoci: perché altri Stati messi peggio di noi lo rifiutano? Anche tutto il dibattito sulle condizionalità del Mes lascia il tempo che trova: per cambiare veramente tale strumento occorrerebbe modificare i trattati europei, altrimenti rischiamo di diventare ancora più schiavi dell’Europa”.
“È bene che Bonaccini – ha concluso Rancan – torni coi piedi per terra e pensi a governare bene la Regione, che è uscita dall’emergenza Covid col doppio dei morti rispetto al Veneto, che, tra l’altro, ha molti più abitanti dell’Emilia-Romagna”.
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