Pd. Botta e risposta tra i due sfidanti

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Lo ha detto il governatore dell’Emilia-Romagna e candidato alla segreteria del Pd Stefano Bonaccini in vista dell’esito delle primarie dem che si terranno domenica 26 febbraio e che lo vedono in lizza con la sua ex vice in Regione, Elly Schlein, per la leadership del partito. “Se diventerò segretario chiederò certamente ad Elly di darmi una mano. Se dovesse prevalere lei, io, senza chiedere nulla per me, non ne ho bisogno, se vorrà, darò una mano. Ho sofferto troppo le divisioni dei gruppi dirigenti e credo che molti elettori si siano allontanati e stufati anche perché c’erano troppe rivalità. Certamente se diventerò segretario, costruirò un nuovo gruppo dirigente perché credo che sia giusto e fisiologico che, dopo l’ennesima sconfitta nazionale, il gruppo dirigente debba essere sostituito”.
Sulle possibili alleanze dice: “Per quanto mi riguarda, non c’è tabù verso nessuno: certo senza il Pd non è possibile nessuna alternativa di centro sinistra. Quello che mi permetto però di dire è che almeno, ognuno nella propria autonomia, su alcune battaglie potremmo insieme fare opposizione in Parlamento e nel Paese”.

“Non ha senso, è finito il tempo del partito patriarcale che vede le donne bene nei ruoli di vice e credo il partito necessiti di una guida femminista chea apra il varco a donne e giovani. Io non ho offerto posti e non mi sono stati offerti”. Così la deputata e candidata alla guida del Pd, Elly Schlein, a Omnibus su La7. A chi le chiede se in caso di vittoria sarebbe disposta invece a proporre il ruolo di vice a Bonaccini, replica: “Se tanti verranno a votrare e vincerò avrò interesse a lavorare con tutti. Le forme e i modi si vedranno”.