Bologna. “Voti troppo bassi” alla maturità, genitori del liceo Fermi contro la commissione: e l’Ufficio scolastico manda gli ispettori

maturita_2018_fb

A Bologna i genitori del liceo scientifico Fermi sono sul piede di guerra per i risultati della maturità: a scatenare la protesta contro una commissione sono stati i voti assegnati ai ragazzi e alle ragazze della quinta S, considerati troppi bassi ed eccessivamente penalizzanti rispetto al percorso scolastico degli studenti.

Un’ingiustizia, insomma, secondo alcune famiglie, che hanno inviato una segnalazione allo stesso liceo, al Ministero dell’istruzione e all’Ufficio scolastico provinciale; quest’ultimo ha deciso di inviare degli ispettori a scuola per fare chiarezza sulla vicenda e per verificare l’operato della commissione.

Secondo i genitori gli studenti, nonostante nel rendimento scolastico dei maturandi ci fossero anche medie del sette, dell’otto e persino del nove, si sarebbero ritrovati delle valutazioni finali decisamente basse, molte delle quali attorno ai 60 centesimi, ovvero la sufficienza minima per superare l’esame di maturità. In un caso, invece, sarebbe arrivata addirittura una bocciatura pur in presenza di voti discreti.

A far apparire anomala la situazione sono state in particolare le prove scritte della maturità: nella prima, quella di italiano, la sufficienza è stata raggiunta solamente da due studenti, mentre nella seconda – quella di matematica e fisica – soltanto uno studente in tutta la classe è andato sopra la sufficienza. Secondo i genitori, inoltre, anche nella sessione orale si sarebbero verificate stranezze, con colloqui molto lunghi durati anche fino a un’ora e mezza.



Ci sono 3 commenti

Partecipa anche tu
  1. Silvia Anna Zetto Fattovich

    Silvia, docente pensionata, Roma. Ho preparato ragazzi per questo esame di stato. Sono esperta di percorsi interdisciplinari. In parecchi Licei, docenti non all’altezza di questa tipologia d’ esame. Documenti a volte assurdi ( Snoopy…..) proposti dalle commissioni. Svilito il lavoro dei discenti, ragazzi lasciati a loro stessi….

  2. Enzo

    Mia figlia ha fatto maturità al Sabin. Stessa situazione. Sentendo il Fermi un po’ mi fa pensare. Da capire se il fenomeno sia esteso

    • Silvia Anna Zetto Fattovich

      Questa nuova tipologia d’esame presuppone un lavoro interdisciplinare nel triennio. La riforma è stata fatta in itinere. Di per sé non sarebbe negativa, ma le competenze non ci sono da parte dei docenti . Neppure accordo tra i vari programmi. Il tutto è lasciato all’ improvvisazione. I ragazzi , per quello che ho visto, si sono dati da fare, in gruppo e con aiuti esterni. Molta confusione nel complesso e poca empatia da docenti e commissioni.


I commenti sono chiusi.