Sono 39 le persone denunciate dalla Guardia di Finanza di Bologna per avere indebitamente percepito il reddito di cittadinanza. Avevano già intascato circa 310mila euro e l’indagine ha permesso di bloccare l’ulteriore erogazione di integrazioni al reddito per altri 120 mila.
L’illecito è stato scoperto nell’ambito delle attività di polizia economico finanziaria delle Fiamme Gialle, a tutela della spesa pubblica nazionale e in collaborazione con l’Inps.
Tra i casi al centro dell’indagine ci sono soggetti risultati privi del requisito della residenza in Italia, altri che hanno omesso di comunicare di avere un componente del nucleo familiare sottoposto a misura cautelare, persone che non hanno indicato di avere altre fonti di reddito, come il possesso di immobili.
Diversi sono stati anche i casi di percettori del reddito di cittadinanza che sono risultati lavorare in nero. I 39 soggetti indagati, scoperti negli ultimi quattro mesi, vivono fra Bologna, l’Imolese e la zona di Alto Reno Terme. Tutti sono stati denunciati per le violazioni previste, ma è stata segnalata anche la condotta dei datori di lavoro che hanno impiegato in nero i percettori del reddito, consentendo così a questi ultimi di continuare a percepire indebitamente il sussidio.
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