Per ora è un “aggiornamento provvisorio” (Arera) che si traduce intanto, in un acconto pesante sulle fatture del gas per famiglie ed imprese: in una nota, l’autority dell’energia rivede la componente del prezzo del gas (applicata ai clienti del mercato tutulato), che passa a 183,40 euro per megavattora.
Si tratta di “un’indicazione agli operatori, per quantificare la stima da applicare ai consumi del mese”.
In soldoni le compagnie possono considerare sui consumi di Ottobre un acconto, in base al prezzo attuale della materia prima, con relativo conguaglio (su novembre) che potrà comportare una restituzione di quanto anticipato, oppure un ulteriore aumento, ricalcolando la differenza.
La periodicità della revisione delle tariffe – prima trimestrale – è cambiata ed ora è diventata mensile, ed è cambiato anche il prezzo di riferimento – che non è più quello europeo che si forma sul mercato del Ttf della borsa di Amsterdam, ma quello italiano che si forma sul Psv. Le tariffe dunque saranno annunciate dall’Autorità all’inizio di novembre, e su quella base, sarà poi fatto il conguaglio in base ai prezzi reali della materia prima.
“Nel caso in cui siano fatturati consumi del mese di ottobre, prima che si sia formato il valore della componente CMEMm definitivo (Componente che corrisponde al costo previsto per l’acquisto del gas, che verrà poi rivenduto ai clienti, n.d.r.), il venditore potrà fatturare a titolo di acconto i suddetti consumi, utilizzando il valore in acconto della componente CMEMm sopra pubblicata”.
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Stato di abbandono? Io direi più atti di vandalismo...
Sono sempre più vergognosi senza un briciolo di pudore ,superpagati per scaldare le poltrone e non per risolvere i problemi reali della gente !
La sinistra vuole solo governare non pensa le cose importanti per gli italiani anche se non è in grado di farl: pur di avere voti […]