Bernardi: in merito al video su Nilde Iotti

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Antonio Bernardi, ex esponente di spicco del Pci reggiano, di cui fu, tra le altre cariche ricoperte, segretario, parlamentare e per il quale fu assessore alla cultura, offre sul suo profilo Facebook il proprio parere sulla vicenda del video per il centenario di Nilde Iotti che ancora fa discutere.

“Diverse compagne e diversi compagni hanno reagito polemici alle critiche che io ho mosso alla loro lettera pubblicata con rilievo sulla Gazzetta di Reggio con cui accusano il Comune di Reggio Emilia di censura ( se non addirittura di falso storico!) perchè in un video presentato al Teatro Ariosto in occasione del XX anniversario della morte di Nilde Iotti non viene esplicitamente menzionata la sua militanza nel PCI. Naturalmente il contesto in cui tale video è stato presentato, le parole dette dal Sindaco Luca Vecchi, dall’assessore Curioni, dal Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico sono da tale lettera ignorate, forse ritenute irrilevanti.
Nel rispetto delle opinioni di tutti, ho ritenuto, e ritengo, tale lettera, e l’iniziativa di critica al Comune, inopportuna e sbagliata.
Ho suscitato un vespaio di reazioni.
E tuttavia mi ha fatto piacere che tale mia posizione sia condivisa da Iones Bartoli, Eletta Bertani e Elena Montecchi, che con Nilde ebbero opportunità di lavorare più di chiunque altra.

Provo a rimettere ordine, almeno dal mio punto di vista, alla questione.
In previsione del centenario della nascita di Nilde Iotti, che mi pare cadrà nella prossima primavera, la Fondazione Nilde Iotti presieduta da Livia Turco, ha in programma varie iniziative su scala nazionale per ricordarne la figura, l’opera, il ruolo straordinario che Ella ha avuto.
Naturalmente nessuno ha l’esclusiva di tale ricorrenza: se qualcuno/a lo ritiene necessario o opportuno può benissimo impegnarsi a promuovere proprie iniziative.
Del programma nazionale di celebrazioni fa parte il bel docu-film prodotto e trasmesso dalla RAI qualche settimana addietro. Può essere ottimo documento da richiedere alla RAI per specifiche iniziative sul territorio.
Naturalmente nel quadro di quanto detto ha un notevole rilievo Reggio Emilia, città dove Nilde è nata, dove ha fatto la Resistenza, dove fu eletta alla Costituente nelle liste del PCI.

Il comune di Reggio Emilia, per quanto io ho capito, si inserisce in tutto tale contesto scegliendo di valorizzare soprattutto della nostra concittadina il grande ruolo istituzionale ricoperto, già con la partecipazione alla commissione dei 75 della Costituente, dove si elaborò la Costituzione della Repubblica, ma soprattutto nel ruolo di Presidente della Camera dei Deputati, che assolse con grande autorità e competenza riconosciute da tutti e in cui si conquistò un prestigio indiscusso in ogni settore della Camera per la sua capacità di guidarne i lavori al di là di ogni appartenenza di parte. Tant’è che divenne un modello per diversi dei Presidenti che le succedettero. Ricordo tra tutti Casini e Fini.

E’ questo l’aspetto di Nilde che il Comune di Reggio vuole valorizzare rivolgendosi ai giovani nelle scuole.
Evitando anche speculazioni politiche di parte di cui quel miserabile articolo di Libero è segno.

Io tale scelta la condivido pienamente.
C’è il timore che in tale modo si voglia offuscare la militanza di Nilde nel PCI? Trovo siffatta preoccupazione senza senso.
Qualcuno intende ricordare Nilde come dirigente del PCI? Come dirigente dell’UDI? Bene, sono d’accordo. Si organizzino specifici momenti d’incontro. Ci sono aspetti, momenti, passaggi della vita di Nilde nel PCI a Reggio e a livello nazionale che meriterebbero di essere rivisti e ripensati.
Per fare tutto ciò non servono vestali di una purezza comunista mai esistita. Perchè il PCI fu fatto da donne e uomini che hanno vissuto il loro tempo caricandosi delle contraddizioni che esso portava.

Comunque auguri a tutte/i di buone feste, sperando che l’anno nuovo non riservi amare sorprese”.