Bagnolo, smantellato il fabbricato della Festa del Pesce del Pd: era abusivo

fabbricato Festa del pesce Pd Bagnolo in Piano smantellato – GP BV

Tra fine luglio e inizio agosto è stata quasi completamente smantellata la struttura adiacente alla Cooperativa Tempo Libero di Bagnolo in Piano che da tanti anni ospitava, su una superficie di quasi 200 metri quadrati, una buona parte delle cucine utilizzate per la Festa del Pesce del Partito Democratico locale.

Per l’ex sindaco Gianluca Paoli, capogruppo della lista civica Bagnolo Viva, “è la doverosa e inevitabile conseguenza” della denuncia per abuso edilizio che lo scorso 7 marzo la lista civica ha depositato presso il Comune di Bagnolo, la Procura di Reggio, il comando provinciale dei vigili del fuoco, la polizia locale e l’Ausl di Reggio, e che è stata poi resa pubblica lo scorso giugno sul bollettino informativo di Bagnolo Viva.

In attesa dell’ordinanza di ripristino dei luoghi da parte della responsabile del settore edilizia privata del Comune e della relativa sanzione (che, secondo Paoli, “poteva essere emessa dallo scorso 25 luglio ma che ancora si fa attendere”), la Cooperativa Tempo Libero ha deciso di procedere autonomamente alla demolizione del fabbricato.

“Un fabbricato che è abusivo da sempre”, ha denunciato Paoli, “da più di vent’anni, da quando qualcuno pensò di attrezzarsi per trasformare le Feste dell’Unità in Feste del Pesce infischiandosene dei regolamenti urbanistici. Vent’anni e più nel corso dei quali i Democratici di Sinistra prima e il Partito Democratico poi hanno potuto utilizzare una struttura completamente abusiva per svolgere le proprie feste di partito, durante le quali fare propaganda politica, finanziare le proprie campagne elettorali, invitare esponenti politici di tutti i livelli a farsi i selfie con i volontari (con le cucine abusive sullo sfondo)”.


Sebbene la responsabilità diretta sia sulle spalle della Cooperativa Tempo Libero, in quanto proprietaria dell’area, Paoli ha chiesto al Partito Democratico bagnolese, “massimo beneficiario di questo abuso da sempre: cosa ha da dire? In questi anni Pietro Cortenova, ora sindaco del paese, che del circolo Pd ‘Nilde Iotti’ è stato vicesegretario prima di essere eletto, era al corrente della situazione e ha fatto finta di niente o vuole farci credere che era all’oscuro di tutto? Il segretario Thomas Benvenuti, appena riconfermato, che come consigliere comunale oggi è anche presidente di una consulta dedicata a volontariato e associazionismo, davvero non sapeva che i volontari del suo partito prestavano servizio in una struttura abusiva con impianti fuori norma e che in caso di incidente non avrebbero avuto alcuna tutela perché i locali non avevano alcuna autorizzazione?”.

Ma soprattutto, ha aggiunto Paoli: “Quanti cittadini bagnolesi sapevano ma hanno preferito tacere, per poi magari spellarsi le mani nell’applaudire gli esponenti del Pd quando venivano alle Feste del Pesce a parlare di legalità, giustizia e parità di diritti dei cittadini di fronte alla legge? Cosa dovrebbero dire invece tutti quegli ignari cittadini che si sono visti contestare correttamente dal Comune piccoli abusi, applicare multe e ordinanze di demolizione per una tettoia o una casetta da giardino che non rispettava le distanze dai confini, quando poi quelle stesse amministrazioni a guida Pd chiudevano gli occhi su un abuso edilizio da 200 metri quadrati di cui si avvantaggiava il partito stesso? Sono domande che esigono una risposta da parte del Pd di Bagnolo e di cui noi e tutti i bagnolesi onesti rimaniamo in attesa, nella speranza che qualcuno si assuma la responsabilità di questi vent’anni di omertà, complicità e omissioni”.



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