Autonomia: ok dal governo, la sinistra attacca

cdm

E’ stato approvato in Consiglio dei ministri il ddl sull’Autonomia differenziata, messo a punto dal ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli. Sul testo sono state apportate alcune modifiche rispetto alla bozza diramata lunedì sera ai Ministeri. “Questo provvedimento dimostra ancora una volta che questo governo manterrà gli impegni presi, la coerenza con il mandato avuto dai cittadini, per noi, è una bussola”. Lo ha detto, a quanto si apprende, la premier Giorgia Meloni dopo il varo del ddl sull’autonomia da parte del Cdm.

“Efficienza, merito, innovazione, lavoro, più diritti per tutti i cittadini in tutta Italia, meno scuse per i politici ladri o incapaci. Autonomia approvata in Consiglio dei Ministri, altra promessa mantenuta”. È il testo del messaggio che il Vicepremier e Ministro Matteo Salvini ha inviato nelle chat dei parlamentari e dei consiglieri regionali della Lega, subito dopo l’approvazione del ddl sull’Autonomia.

Divisi i governatori delle Regioni. Da una parte chi, come Bonaccini ed Emiliano, criticano aspramente il disegno di legge; dall’altra altri presidenti, come Fontana e Zaia, che sostengono l’iniziativa del ministro Calderoli.

Il presidente della Regione Emilia-Romagna e candidato alla segreteria del Pd Stefano Bonaccini dice: “La bozza Calderoli è proprio sbagliata e quindi non se ne farà nulla. Se vogliono andare avanti faremo una mobilitazione con tanta gente nel Paese”. Bonaccini, però è fiducioso sul fatto che alla fine “non se ne farà nulla”. Convinzione che si basa sulla “freddezza nel Governo; Fratelli d’Italia è un partito molto centralista, quindi non credo veda di buon occhio questa proposta”. E “può un Paese rischiare di avere 20 pubbliche istruzioni diverse? Noi faremmo veramente ridere il mondo. Non so se il ministro Calderoli se ne stia rendendo conto”, aggiunge Bonaccini. “Abbiamo già un Paese a troppe velocità diverse”.