Nei giorni scorsi il Comune di Reggio, seguendo le indicazioni di Arera (l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente), ha annunciato un aggiornamento relativo alla Tari, la tariffa per la raccolta e la gestione dei rifiuti urbani. Nel caso reggiano, l’amministrazione ha deciso di proporre al consiglio comunale un aumento dell’8% per le utenze domestiche e del 9% per le utenze non domestiche.
Sull’argomento sono intervenuti, tra gli altri, anche Giovanni Tarquini e Carmine Migale, consiglieri comunali della Lista civica per Reggio Emilia: “Cerchiamo, ancora una volta, di capire il vero senso dei rincari previsti sulla Tari, la famigerata tassa per la raccolta dei rifiuti. Dopo quasi quattro ore di discussione, nel corso di ben due sedute della commissione Affari generali e istituzionali, amministrazione e bilancio del Comune di Reggio, si è confermata l’ennesima intesa tra Comune di Reggio e Iren, di cui è bene ricordare che il Comune detiene oltre il 6% del capitale sociale”.
Per i due consiglieri “se quello tra il Comune di Reggio e Iren è ormai un ‘matrimonio consolidato’, a pagarne le spese di nozze e mantenimento saranno come sempre i cittadini di Reggio. E sarà un matrimonio assai ricco anche nei prossimi anni. Basti considerare che nel 2024 Iren ha distribuito al Comune di Reggio quasi 10 milioni di euro di dividendi, e complessivamente 18 milioni a tutti i Comuni della provincia. Scoprire come Iren giustifica tali aumenti è interessante. Nella citata commissione è emerso chiaramente che Iren utilizza cosiddetti ‘driver di allocazione’, vale a dire indici e parametri per stimare presunti costi più o meno vicini alla realtà effettiva. Se la quantificazione dei costi è generica e la richiesta è di ‘cieco affidamento’, significa che Iren non sente il bisogno di giustificare ogni centesimo”.
Tutti sintomi, per Tarquini e Migale, “di mancanza di concorrenza e di una posizione dominante che non incentiva l’efficienza a beneficio dell’utente finale, ossia cittadini e imprese di Reggio. Cosa rimane dunque per difendersi da questi rapporti tra Comune e Iren a totale svantaggio per i cittadini reggiani?”.
La risposta è Atersir, l’Agenzia di regolazione dei servizi pubblici locali ambientali della Regione Emilia-Romagna, tra i quali appunto quello della raccolta dei rifiuti. “Si tratta del ‘controllore’, soggetto terzo che ha anche compiti di controllo in tema di assegnazione dell’attività sui rifiuti ai soggetti gestori quali Iren. Nell’ultima riunione della commissione era presente uno dei rappresentanti di Atersir, che è stato interpellato sulla prospettiva di sostituzione di Iren con un altro gestore alla scadenza del mandato di Iren e sulle possibili interferenze tra i due soggetti, Iren e Comune, per il fatto che il Comune è attualmente anche debitore di Iren. Con stupore generale, il rappresentante di tale ‘ente terzo e controllore’ ha evidenziato i difetti dei possibili soggetti alternativi a Iren, in particolare Sabar, e ha definito come improbabile un subentro di un concorrente di Iren (come Hera o Sabar, ad esempio). Motivo? Beh, ma ce lo dice lo stesso controllore Atersir: ‘Cane non mangia cane’, espressione letteralmente proferita”.
Per la Lista civica per Reggio Emilia “è del tutto evidente che il controllo di Atersir è insufficiente o inefficace. Atersir dovrebbe esigere una trasparenza assoluta sui costi e una ripartizione dettagliata per singolo Comune. Se questo non avviene, non si può certo dire che l’agenzia promuove la concorrenza, dal momento che non esercita appieno il suo ruolo di garante della corretta regolazione del servizio e della tutela degli interessi dei cittadini. Ad oggi, questo è il quadro che abbiamo di fronte, ed è chiaro che così non va bene”.
Lunedì 30 giugno, per Tarquini e Migale, “sarà il giorno della verità per il consiglio comunale, dove ognuno dovrà assumersi nel voto le proprie responsabilità su questi aumenti della Tari. Da parte nostra auspichiamo che non siano i cittadini a dover pagare le spese di questo infausto matrimonio e mantenimento del Comune e di Iren, con la benedizione di Atersir”.







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