Asl Bologna: i casi di Covid sono in aumento

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Attualmente di Covid “ne gira parecchio. Lo dicono i dati ufficiali, anche se ampiamente sottostimati, e lo si percepisce solo guardandosi intorno”. Lo ha riferito Gianni Rezza, ex direttore della Prevenzione al ministero della Salute e oggi professore straordinario di Igiene presso l’Università San Raffaele di Milano, in un’intervista al quotidiano “La Stampa”.

E la situazione varianti? “Omicron ha una virulenza minore rispetto a Delta, però tra le persone debilitate, anziani soprattutto se più in là con gli anni e immunodepressi, può fare ancora danni seri quando si è persa la protezione del vaccino”.

A livello di ricoveri “per ora registriamo un lento aumento delle ospedalizzazioni, ma la situazione potrebbe peggiorare se i contagi continueranno ad aumentare e le vaccinazioni non decolleranno”, ha ammonito Rezza.

Proprio la situazione vaccinale, nel nostro Paese, sembra non coinvolgere troppo la popolazione. E si può anche parlare di “flop” per tre motivi. “Il primo è la stanchezza vaccinale, subentrata per via del fatto che non essendo il Covid un virus stagionale come l’influenza ha costretto a fare più somministrazioni in corso d’anno”, specifica ancora Rezza.

L’Asl di Bologna: vaccinatevi. Lo ha detto, a margine di una conferenza stampa nella sede dell’Ausl di Bologna, il direttore generale Paolo Bordon.”In questi giorni abbiamo rilevato una ricrescita di alcuni casi covid che non hanno un impatto tremendo sugli ospedali e che finiscono anche nelle nostre ‘bolle’ nei reparti. Si parla di persone anziane con altre problematiche da gestire.
Per noi è un fenomeno ampiamente previsto”.

“Lanciamo un appello: vaccinatevi. Soprattutto le persone anziane – ha aggiunto – molto spesso, scopriamo che non si sono vaccinate e lo potevano fare. Ricordiamo che è ancora possibile vaccinarsi sia contro l’influenza che fare il richiamo e la quinta dose contro il covid”. Sia il covid che l’influenza possono mettere sotto pressione i pronto soccorso soprattutto in vista delle prossime feste. “Adesso abbiamo un po’ più di casi di Covid, qualche virus parainfluenzale – ha aggiunto Bordon – e vediamo aumentare la pressione sui pronto soccorso soprattutto nei fine settimana e durante le festività, quando gli ambulatori dei medici di famiglia sono chiusi. Quindi immaginiamo che l’8 dicembre, il periodo natalizio saranno un banco di prova. Non è una novità, ancora una volta i nostri medici si fanno carico anche di queste molte situazioni”.



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