Arancia meccanica nelle campagne tra Correggio e Novellara, 5 arresti

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Selvaggia aggressione nelle campagne della Bassa reggiana fra Correggio e Novellara. Al termine di una operazione dei carabinieri sono stati arrestati 5 cittadini marocchini, nei loro confronti l’accusa, in concorso, di lesioni personali aggravate, sequestro di persona, violenza privata e violenza sessuale.

Secondo quanto hanno ricostruito i militari di Correggio e Novellara, che collaborano con quelli di Reggio Emilia e Guastalla, gli arrestati, lunedì sera, nei pressi di via Frassinara, tra Novellara e Correggio, utilizzando due scooter, hanno bloccato un’auto con a bordo un 47enne marocchino con la fidanzata connazionale 37enne aggredita con calci e pugni.
Poi coltelli in pugno hanno sfregiato i volti e colpito alle gambe le vittime. La donna è stata trascinata con la forza fino a una vigna vicina per violentarla, mentre l’uomo è stato lasciato sanguinante sulla strada. Successivamente la donna è stata fatta salire con la forza a bordo di uno dei due scooter e portata in una vicina abitazione dove si trovava una 25enne marocchina, residente nel Bresciano, che, con i 4 complici, ha partecipato alle ulteriori violenze fisiche e a sfondo sessuale.

Sono poi arrivati i carabinieri delle stazioni di Correggio e Novellara che erano stati mandati lì dall’operatore del 112 che era stato informato da un cittadino che aveva visto la scena. Mentre passavano per le vie di Correggio hanno sentito le urla strazianti di una donna provenire da un’abitazione di via Canolo dove sono entrati fermando i 4 uomini e la complice che sono stati arrestati. Sono al vaglio dei carabinieri i motivi dell’aggressione. Le vittime, fortemente provate ma non in pericolo di vita, sono state portate al pronto soccorso dell’ospedale di Guastalla, per poi essere trasferite all’ospedale di Parma dove sono state ricoverate.

Gli arrestati sono il 29enne Mustapha Fadli, il 24enne Rafik Fadli entrambi irregolari sul territorio nazionale e domiciliati a Correggio, il 26enne Abdeljabar Lahouidag, residente a Noceto, il 43enne Mohamed Benabbou, domiciliato a Sant’Ilario e la 25enne Ghizlane Hassouni, residente a Montichiari, in provincia di Brescia. E’ ancora al vaglio dei carabinieri il movente che ha indotto i 5 cittadini marocchini arrestati a compiere la selvaggia aggressione. Le due vittime, stano ai primi riscontri, avrebbero conosciuto gli aggressori.

Nel corso della perquisizione domiciliare dell’abitazione dove sono avvenute le violenze i carabinieri hanno trovato e sequestrato abiti sporchi di sangue ed oggetti di proprietà della donna insieme a coltelli ed oggetti contundenti utilizzati per le violenze.

Le reazioni

I Cinquestelle. “Condanniamo con fermezza la violenta aggressione avvenuta nella bassa reggiana, più precisamente tra Novellara e Correggio, dove una coppia, di nazionalità marocchina, che viaggiava in auto è stata bloccata da quattro persone su due scooter. Sono stati presi a calci e pugni e aggrediti con coltelli riportando ferite al volto e gambe. La cosa più spregevole è stata la violenza perpetrata sulla donna che è stata trascinata in una casa e violentata” dichiarano in una nota i parlamentari del Movimento 5 Stelle Maria Edera Spadoni, Davide Zanichelli, Sabrina Pignedoli, Maria Laura Mantovani e Gabriele Lanzi

“Un plauso alle Forze dell’Ordine, per l’ottimo lavoro svolto, che ha portato all’individuazione e all’arresto di 5 persone di nazionalità nordafricana coinvolte nella violenta aggressione. Auspichiamo un rapido giudizio, con pene severe, per gli imputati coinvolti e giustizia per le vittime. Vicinanza alla coppia aggredita e alla donna violentata, con l’augurio a entrambi di una pronta guarigione”, concludono Spadoni, Zanichelli, Pignedoli, Mantovani e Lanzi.

Alessandro Aragona (vicecoordinatore regionale Fratelli d’Italia). Leggiamo della brutale aggressione alla coppia massacrata e accoltellata a Correggio, fatti gravissimi per i quali i Carabinieri hanno arrestato 5 cittadini stranieri di cui 2 presenti irregolarmente sul territorio nazionale.
I reggiani non ne possono più di questi atti violentissimi. Una provincia tranquilla si è trasformata in pochi anni in un luogo dove la paura e la frustrazione rendono impossibile una vita serena. Questi episodi sono la chiara spia di una mancanza di sicurezza e di controllo del territorio da parte di sindaci del centrosinistra occupati nella loro retorica immigrazionista che non solo non trova riscontro nei fatti ma che ha causato negli anni una perdita di contatto con la realtà, una realtà oggi fatta di abusi contro le donne, violenze, ferocie senza precedenti. Alla luce dei numerosi fatti di cronaca nera avvenuti nelle ultime settimane chiediamo con urgenza un tavolo sulla sicurezza in Regione con la Giunta di Bonaccini e tutte le forze politiche di opposizione.

La Lega di Reggio Emilia. Il referente provinciale di Lega-Salvini Premier Matteo Melato e i consiglieri di centrodestra di Novellara (Luca Dall’Aglio e Cristina Fantinati) e Correggio (Riccardo Rovesti) commentano l’aggressione di ieri notte avvenuta tra le campagne di Correggio e Novellara:

“Una barbara aggressione compiuta tra le compagne di Correggio e Novellara che dimostra ancora di più il bassissimo livello di sicurezza a cui sono sottoposte le frazioni della provincia reggiana.
Territori completamente abbandonati a loro stessi, su cui da anni come Lega denunciamo una carenza di attenzione e di progettualità delle amministrazioni pubbliche, oltre che ad una sempre più preoccupante mancanza di presenza delle forze dell’ordine.
La violenta e feroce aggressione della scorsa notte ne è la chiara dimostrazione.
Una situazione divenuta ormai insostenibile, a cui occorre porre rimedio con interventi decisi e celeri.
I residenti già da troppo tempo si lamentano e denunciano la completa mancanza di controlli a cui si unisce un totale disinteresse per le criticità di quei territori, ma nonostante ciò sono sempre stati trattati con sufficienza e disinteresse dagli organi politici.
Le amministrazioni comunali che si sono susseguite si sono invece sempre contraddistinte per un’accoglienza indiscriminata e senza controlli, che ha portato a fenomeni di degrado e illegalità nei territori.
Questi sono i risultati, con due marocchini irregolari arrestati perché accusati di una barbara e inumana violenza.
Confidiamo in pene esemplari per i colpevoli da scontare nel loro paese di origine nel caso in cui dovesse essere confermata la colpevolezza.
Auspichiamo che questo episodio gravissimo possa essere la goccia che fa traboccare il vaso per poter finalmente attuare politiche di ripristino della legalità e di ascolto delle problematiche dei residenti delle frazioni.”