L’antica presenza del mare, là dove oggi si erge la catena appenninica.
Le ‘aree carsiche gessose’, un fenomeno, unico, di straordinario valore non solo geologico, ma anche biologico, archeologico, storico e culturale, ora candidato al riconoscimento di “Patrimonio mondiale ambientale dell’umanità Unesco”.
La Giunta regionale ha approvato la proposta di candidatura del “Carsismo nelle Evaporiti e grotte dell’Appennino settentrionale” alla World Heritage List. Proposta che ora, insieme al relativo Dossier, verrà inviata al ministero della Transizione ecologica che dovrà condividerlo e, quindi, trasmetterlo all’Unesco.
La Regione è capofila del progetto che coinvolge numerosi Enti locali – tra Comuni, Unioni e Province – oltre a diversi Enti Parco e che ha visto la Federazione Speleologica dell’Emilia-Romagna come primo proponente dal 2016.
I siti
Nelle province di Reggio Emilia, Bologna, Rimini e Ravenna sono:
Alta Valle Secchia
Bassa Collina Reggiana
Gessi di Zola Predosa
Gessi Bolognesi
Vena del Gesso Romagnola
Evaporiti di San Leo
Gessi della Romagna Orientale







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