Il dipartimento nazionale di Protezione civile ha dato il via libera all’utilizzo delle risorse assegnate all’Emilia-Romagna dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr): si tratta di oltre 61 milioni di euro che finanzieranno la realizzazione di 19 macro-interventi (individuati dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile) in tutte le province per mettere in sicurezza fiumi, versanti franosi e costa, in particolare nei territori più colpiti da eventi meteo particolarmente intensi, per i quali dal 2013 è stato dichiarato lo stato di emergenza nazionale.
In provincia di Piacenza sono in arrivo 9 milioni di euro per prevenire il rischio idraulico lungo il corso dei torrenti Arda, Tidone, Trebbia, Nure e Chiavenna, e per la mitigazione e il consolidamento dei movimenti franosi lungo le valli dei bacini dei fiumi Trebbia, Aveto, Nure e del torrente Arda.
In provincia di Parma, invece, saranno 10,9 i milioni a disposizione per intervenire sui torrenti Parma, Baganza, Enza, Stirone e Rovacchia e sui bacini dei fiumi Taro e Ceno, oltre che per la mitigazione e il consolidamento dei movimenti franosi del territorio.
Nel Reggiano sono attesi 7,9 milioni: serviranno per interventi sui torrenti Enza, Crostolo, Tresinaro e sul fiume Secchia e per il consolidamento dei movimenti franosi lungo le valli dei bacini di fiumi e torrenti.
In provincia di Modena, grazie ai 9 milioni e 450mila euro in arrivo, si lavorerà per prevenire il rischio idraulico lungo il corso dei fiumi Secchia e Panaro e dei torrenti Tiepido, Guerro, Leo, Soltenna e Dolo, oltre che per la mitigazione e il consolidamento dei movimenti franosi nelle aree collinari e montane della provincia.
Nel territorio della città metropolitana di Bologna, invece, sono in programma lavori per 5 milioni di euro per la riduzione del rischio idraulico lungo il corso del fiume Reno e dei sottobacini Navile, Idice, Sillaro, Samoggia e del tratto a valle del Cavo Napoleonico, oltre che per la stabilizzazione della frana di Marano e per la sistemazione della sponda sinistra del fiume Reno.
Nel Ferrarese i 4 milioni e 850mila euro stanziati serviranno per la riduzione del rischio idraulico del canale Navigabile e per la manutenzione straordinaria delle opere di difesa costiera e di mitigazione del rischio da erosione e ingressione marina nel comacchiese.
In Romagna, infine, arriveranno complessivamente 14 milioni di euro per interventi di riduzione del rischio idraulico e il consolidamento dei movimenti franosi, oltre che per le opere di difesa costiera e di mitigazione del rischio di erosione e ingressione marina.
“La Regione Emilia-Romagna rispetta i tempi per la pianificazione dei cantieri e contribuisce, su scala nazionale, a raggiungere gli obiettivi fissati entro l’anno dall’Europa”, hanno sottolineato il presidente della Regione Stefano Bonaccini e l’assessore regionale alla Protezione civile Irene Priolo: “Grazie al lavoro partito lo scorso agosto, con il riparto delle risorse su scala nazionale, si è costruita una programmazione dell’impiego dei fondi condivisa con i territori che è stata sottoposta all’approvazione del Dipartimento nazionale”.
“Ora, con la stessa determinazione, continueremo a lavorare perché si rispettino i tempi fissati. Le nuove opere porteranno ad accrescere la sicurezza dell’intera regione nell’interesse di chi vive, lavora, studia e fa impresa in questa terra. L’importante lavoro svolto nei mesi scorsi ha permesso di ottenere entro Natale il via libera sulla proposta di utilizzo dei fondi europei: un risultato per nulla scontato, che ci ha visto lavorare a pieno ritmo a fianco di tutte le istituzioni affinché nemmeno un euro assegnato dall’Europa possa andare sprecato”.
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Caro Nicola, anche se il tema è molto delicato (anzi, proprio perché è delicato) non sarei così tranchant, come molti fautori pro-life e organizzazioni affini sono […]