Allarme Confcommercio: Reggio tra i 5 comuni con la più bassa densità commerciale d’Italia

negozio sfitto n 129 Reggio Emilia – FM

Nel weekend l’Ufficio studi di Confcommercio ha presentato un rapporto che ha rilanciato l’allarme sullo stato di salute del tessuto commerciale in Italia: secondo lo studio, infatti, negli ultimi dodici anni sono state più di 140.000 le attività di commercio al dettaglio – tra negozi e ambulanti – che hanno cessato l’attività, con situazioni di gravità particolarmente accentuate nei centri storici e nei piccoli comuni, dove la sparizione delle imprese incide non solo sull’economia locale, ma anche sulla vivibilità degli spazi urbani.


Non fa eccezione Reggio, purtroppo, che anzi è protagonista in negativo nella classifica sulla “densità commerciale” (numero di imprese attive del commercio al dettaglio per ogni mille abitanti), essendo finita nella top ten dei territori comunali con il valore più basso per questo indicatore. Il confronto rispetto a dodici anni fa è impietoso: nel 2012, infatti, Reggio aveva una densità commerciale di 8,1, mentre nel 2024 lo stesso dato è sceso a quota 6,1, valore che fa della città del Tricolore la quinta peggiore d’Italia tra i 122 comuni presi in considerazione. Hanno fatto peggio solo Fiumicino, Trento, Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni.

Il rapporto di Confcommercio, inoltre, ha elaborato anche una proiezione dello scenario al 2035: ma anche in questo caso le stime non sono positive, anzi. Il tessuto economico reggiano vede all’orizzonte un progressivo e ulteriore calo della densità commerciale, che tra dieci anni potrebbe scendere a quota 4,5 imprese attive del commercio al dettaglio per ogni mille abitanti: se le stime fossero confermate, si tratterebbe di una variazione percentuale negativa a doppia cifra (-23,2%) per il prossimo decennio – anche in questo caso tra le peggiori performance in Italia.



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