Alla Goldoni di Carpi presidio permanente dei lavoratori dopo il dietrofront della proprietà sul concordato

presidio alla Goldoni Arbos di Carpi

I lavoratori della Goldoni Arbos di Carpi hanno risposto all’appello dei sindacati istituendo un presidio permanente davanti alla sede della storica azienda di trattori in via Canale Svoto a Migliarina, che ha visto già nella serata di venerdì 4 settembre la presenza di oltre un centinaio di persone.

Nella mattinata di sabato 5 settembre, inoltre, si è svolta un’assemblea davanti allo stabilimento alla presenza della segretaria della Fiom-Cgil di Modena Stefania Ferrari, durante la quale i presenti hanno discusso della situazione dell’azienda.

I rapporti tra la proprietà e i sindacati sono precipitati nella giornata di venerdì durante la riunione del tavolo regionale di salvaguardia occupazionale, presieduta dall’assessore regionale alle attività produttive Vincenzo Colla e alla quale ha partecipato anche il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini: il presidente della multinazionale cinese Lovol Wang Guimin, collegato in videoconferenza dalla Cina, ha spiegato che l’azionista non è in condizione di presentare alcuna proposta al tribunale e che non ci sono le risorse per un concordato liquidatorio.

Questo, secondo le organizzazioni sindacali, “significa palesemente che la società, assistita dagli studi Dentons e Deloitte, non è stata in grado di (o non ha voluto) impegnarsi a rispettare quanto affermato e scritto fino a pochi giorni fa al tavolo regionale davanti alla Regione, ai sindaci, all’Unione degli Industriali e alle rappresentanze sindacali, che è stato completamente capovolto, con un atteggiamento inqualificabile che deve avere (e siamo certi avrà) adeguate risposte a tutti i livelli, dai lavoratori che subiscono un atto di rapina e sciacallaggio fino alle istituzioni a tutti i livelli, che vengono sbeffeggiate e prese in giro”.

Per la Cgil di Modena “è drammatica la situazione in cui l’irresponsabilità di Lovol ha messo i lavoratori della Goldoni, le aziende fornitrici del territorio e i loro dipendenti; ha dell’incredibile, se non fosse che i fatti sono realmente accaduti”.

La sigla sindacale adesso attende la risposta alla richiesta avanzata dalla Regione Emilia-Romagna alla Lovol e ai consulenti Dentons e Deloitte di non prendere ulteriori decisioni fino alla convocazione di un tavolo di confronto a Roma, al Ministero per lo sviluppo economico.

“È evidente che questa vertenza – ha concluso la Cgil modenese – assume un’importanza nazionale e di prospettiva nei rapporti con le multinazionali. La priorità è e rimane la salvaguardia dell’occupazione e la continuità dell’impresa sul territorio, così come previsto nel percorso condiviso fino a pochi giorni fa”.