Alla Comer Industries 2.520 euro di premio annuo nel nuovo contratto aziendale

Comer Industries

È stato rinnovato il contratto aziendale alla Comer Industries. Il referendum indetto per raccogliere le volontà dei lavoratori, che ha coinvolto i tre stabilimenti di Cavriago, Reggiolo e Pegognaga, ha visto esprimersi complessivamente 621 dipendenti sugli attuali 868 in forza all’azienda meccatronica attiva nel settore della trasmissione di potenza.

La consultazione ha fatto registrare una partecipazione del 71,54% della forza lavoro impiegata nei tre siti produttivi e ha visto prevalere a larghissima maggioranza i voti favorevoli, pari all’87,93% dei voti validi, con punte che hanno superato il 96% nei reparti di montaggio, verniciatura, magazzini e uffici della sede centrale a Reggiolo.

Quattro le giornate dedicate al voto – dal 14 al 17 maggio – per concludere una trattativa iniziata oltre dieci mesi fa con la presentazione della piattaforma rivendicativa dei lavoratori, proposta dagli undici delegati sindacali della Fiom-Cgil, dal delegato della Uilm-Uil di Cavriago e dalle due organizzazioni sindacali, che nei prossimi giorni firmeranno l’accordo con l’azienda diretta da Matteo Storchi.

L’ipotesi di accordo, che ora entrerà ufficialmente in vigore, coprirà il biennio 2019-2020 prevedendo un premio di risultato variabile fino a 2.520 euro annui, di cui 1.400 anticipati. È prevista, inoltre, l’introduzione di un’indennità di prestazione oraria individuale che assorbe e aumenta di oltre il 60% le indennità precedentemente esistenti, portandole a un valore annuo (a regime) di 590 euro per gli operai e di 155 euro per gli impiegati. L’indennità non potrà essere assorbita dalla contrattazione nazionale e avrà caratteristica di ultrattività, cioè rimarrà in vigore anche dopo la scadenza del contratto.

Tra i punti dell’accordo è prevista anche un’armonizzazione che aumenterà progressivamente il premio di risultato dei lavoratori dello stabilimento di Cavriago, affinché si attesti allo stesso livello di quanto percepito nello stabilimento di Reggiolo, superando così l’attuale differenziale di 150 euro. La stessa cosa accadrà per il costo pasto, con la riduzione dello stesso per la maggioranza dei lavoratori, in modo che a regime risulti uniforme in tutti gli stabilimenti.

Le parti, infine, hanno condiviso nuovi impegni per la stabilizzazione del personale attualmente al lavoro con contratti precari e un sistema di relazioni sindacali che prevede un confronto semestrale sui livelli occupazionali, per una maggiore tutela dei lavoratori interinali.

La Fiom-Cgil di Reggio ha espresso grande soddisfazione per gli esiti della trattativa “che segnala il consolidarsi delle relazioni sindacali in una delle aziende strategiche del nostro territorio. Si tratta di uno dei rari esempi di multinazionale a trazione italiana e reggiana. C’è grande soddisfazione soprattutto per il forte consenso dei lavoratori in ogni fase della trattativa e nel voto finale: elemento, questo, che mostra una volta di più il radicamento sociale dei metalmeccanici Cgil nel nostro territorio”.