After, futuri digitali. La 3 giorni del festival a Reggio Emilia

Tecnologia, società, futuro: questi i temi che saranno al centro dal 19 al 21 ottobre di “After futuri digitali”, seconda edizione del festival dedicato alle trasformazioni digitali della nostra società in programma a Reggio Emilia nel fine settimana. Per tre giorni, oltre 80 appuntamenti tra dibattiti, workshop, dimostrazioni e spettacoli permetteranno di conoscere le ultime novità in materia di intelligenza artificiale, robotica e scienza dei dati applicati al territorio, e di esplorare come il digitale, in un prossimo, vicinissimo futuro, può migliorare la qualità della nostra vita in termini di servizi, comfort, conoscenza, occasioni e modalità di svago. I partecipanti potranno infatti immergersi nel futuro e scoprire l’era digitale e le sue implicazioni a 360° nella società attuale: cultura e creatività, educazione, economia della conoscenza.

Il festival, nato nell’ambito dell’Agenda Digitale con il sostegno della Regione Emilia – Romagna e del Comune di Reggio Emilia, ha come titolo “L’evoluzione è visibile agli occhi” e si pone come obiettivo quello di diffondere le conoscenze e le competenze relative alla diffusione della banda ultra larga e delle sue applicazioni sull’ambiente urbano e sulla comunità, a partire dai servizi messi a disposizione da istituzioni, scuole e luoghi d’incontro.

“In questi anni – ha detto stamani il sindaco di Reggio Luca Vecchi presentando il festival alla stampa – abbiamo compiuto un grande sforzo per far crescere l’Agenda digitale della città sia rispetto alla dimensione delle infrastrutture, sia all’approccio dei cittadini alle tecnologie: riteniamo centrale, e questo è un tema chiave di After Reggio 2018, l’importanza della persona nell’approccio e nell’uso delle tecnologie. Uno sforzo che oggi, la notizia è di queste ore, ci vede decimi, migliorando la nostra posizione, nella classifica ‘Icity Rate 2018-Icity Lab’ di Forum PA dedicata all’innovazione e alla sostenibilità di 110 città italiane. Abbiamo saputo raccogliere meglio di altri la sfida su questi temi, senza perdere di vista un altro tratto distintivo di Reggio Emilia, che è la solidarietà, la coesione sociale.

“After – ha concluso il sindaco – è quindi una tappa fondamentale del percorso che abbiamo fatto sull’innovazione per alzare la qualità della nostra Agenda digitale. In questi giorni si posa a fianco delle nostre strade luna nuova rete di fibra ottica, a breve verrà rilanciato il progetto Genitori connessi che in passate edizioni ha visto oltre 1000 genitori coinvolti sul tema educazione e tecnologie e l’esperienza del wifi di comunità, che ha avuto in Coviolo wireless un punto di eccellenza riconosciuto a livello europeo, verrà estesa ad altri quartieri della città. Si può migliorare ancora, ma siamo a buon punto”.

“Il festival After nasce da una grande collaborazione con tutto il territorio, dai componenti del Protocollo digitale ai numerosi sponsor – ha detto l’assessora comunale ad Agenda digitale e Partecipazione Valeria Montanari – E anche i risultati in termini di Ict Rate che ci vedono decimi per innovazione e primi per capacità di utilizzo dei social nell’interazione con i cittadini sono frutto di una politica capace di costruire progetti e azioni con tutta la comunità, per cui questo è un risultato di tutta la comunità. After è fatto di tantissimi eventi, sia progettuali con incontri con programmatori ed esperti, ma anche appuntamenti più popolari come spettacoli teatrali e dibattiti, perché ha come obiettivo riflettere su come le tecnologie si integrano nella nostra vita, ad esempio insieme al filosofo Umberto Galimberti. Il digitale è fatto anche di persone, fa parte del nostro quotidiano, per cui dobbiamo pensare a come creare le condizioni affinché sia accessibile a tutti in termini anche di diritto all’uso delle tecnologie”.

A riguardo, Andrea Orlando, capo di Gabinetto della Presidenza di Giunta regionale Emilia-Romagna, ha illustrato l’impegno della Regione nel diffondere il digitale “anche nelle cosiddette aree bianche, che non sono appetibili per il mercato e dove il privato non porta le infrastrutture e dove rischia di crearsi una grossa disparità rispetto appunto alle possibilità di accesso alle tecnologie. In questa operazione di ‘connessione’ ad ampio raggio e capillare, supportata da investimenti rilevanti, la Regione si avvale di partner quali gli enti locali e credo che il Comune di Reggio Emilia sia fra i più sensibili e attivi sul tema. Lo provano le diverse azioni rivolte dal Comune alla diffusione e alla consapevolezza nell’uso delle tecnologie e lo testimonia il programma, vivace e variegato, di After 2018 in questa città”.

Davide Zanichelli, presidente della Fondazione Palazzo Magnani, ha anticipato alcuni temi della performance “Maps 1:610”, che durante la tre giorni del festival coinvolgerà il pubblico in una originale intreccio tra arti e cartografie digitali. ‘Maps 1:610’, ha ricordato Zanichelli, viene presentata in ogni suo aspetto in una conferenza stampa domani a Palazzo da Mosto.

Ricchissimo il calendario degli appuntamenti che propone occasioni di approfondimento e svago sia per appassionati ed esperti del settore, sia per un pubblico di curiosi di tutte le età con eventi anche per bambini e famiglie. Il tutto con ospiti e relatori come Salvatore Aranzulla (divulgatore informatico fondatore dell’omonimo sito) che dialogherà con il sindaco Luca Vecchi, il sociologo e filosofo Umberto Galimberti che parlerà del “nuovo io” dell’area dei social, Stefano Bartezzaghi che costruirà col pubblico un cruciverba digitale, il giornalista e presentatore Federico Taddia che parlerà con la blogger Elasti (al secolo Claudia De Lillo) di “social family” e del rapporto tra adolescenti, genitori e tecnologia, i tre designer Giuliano Guarini, Nanni Esposito, Breccia, più volte al primo posto nella classifica i-tunes e tra i podcast consigliati di Spreaker, che discuteranno di comunicazione, tecnologia del marketing e innovazione per dimostrare il ruolo fondamentale del design nel futuro, amministratori europei che si confronteranno sull’esperienza reggiana di connettività collettiva CovioloWireless.

Reggio è stata scelta infatti come sede di After per essere stata negli ultimi anni apripista di percorsi e progetti – come appunto quello di Coviolo – per incentivare l’innovazione tecnologica che la colloca sempre ai vertici delle classifiche nazionali delle città più smart d’Italia, grazie alla diffusione di servizi on line e la promozione del digitale presso le generazioni più anziane.

All’insegna delle novità tecnologiche che stanno incrementando in maniera esponenziale le opportunità di innovazione e ridefinendo il mercato del lavoro e la cultura, After, proporrà anche un’area espositiva dedicata alle ultime demo, per vivere in maniera esperienziale le applicazioni tecnologiche del digitale alla robotica e alle intelligenze artificiali. Prototipi, simulatori e dimostratori delle tecnologie digitali più innovative degli ultimi anni saranno sperimentabili sotto la guida di esperti che ne illustreranno gli utilizzi con soluzioni legate alla realtà virtuale e alla realtà aumentata.

Il programma del festival è stato costruito insieme a enti, associazioni e imprese che hanno proposto, attraverso manifestazioni di interesse realizzate da Comune, Fondazione Palazzo Magnani e Lepida, demo ed eventi che arricchiscono in maniera significativa questi tre giorni sul digitale.

Di seguito alcuni tra i principali eventi in programma. Per l’elenco completo consultare www.afterfestival.it

Dibattiti e workshop. Workshop e conferenze ospiteranno alcuni tra i protagonisti e interpreti dell’innovazione digitale e del mondo accademico, che illustreranno le più recenti applicazioni della digitale anche nella scuola e nel sociale. Tra gli appuntamenti il dialogo tra il sindaco Luca Vecchi e Salvatore Aranzulla, per scoprire chi è il giovane divulgatore informatico e fondatore di Aranzulla.it, capace di cumulare milioni di visualizzazione al mese e di avere la risposta sempre pronta ad ogni vostro quesito tecnologico (sabato20, ore 18.30 chiostri di San Domenico). Poi la lectio magistralis di Umberto Galimberti su “Il nuovo io” (domenica 21, ore 17, chiostri di San Domenico) e il podcast “Caffè design” di Giuliano Guarini, Nanni Esposito, Breccia (venerdì 19, sabato 20 e domenica 21, ore 10.30-19, chiostri di San Domenico).

La conferenza “Coviolo calling: esperienze di banda ultra larga di comunità” (venerdì 19, ore 9.30 chiostri di San Domenico) approfondirà i temi legati a progetti di banda larga di comunità, rispetto a organizzazione, modelli di finanziamento, governance, ostacoli incontrati e risultati. A partire dall’esperienza di CovioloWireless, ospiti internazionali provenienti da Svezia, Scozia, Spagna e Stati Uniti parleranno di analoghe esperienze di comunità connesse.

“I mestieri del digitale: come cambiano professioni e competenze” (venerdì 19, ore 14 Tecnopolo) analizzerà invece i cambiamenti in corso nel mondo del lavoro e delle professioni, portati dall’utilizzo delle tecnologie digitali. “Nuovi servizi al cittadino con le reti 5G” (venerdì 19, ore 16 chiostri di San Domenico) coinvolgerà i principali operatori delle telecomunicazioni per discutere lo stato dell’arte delle reti 5G, un’occasione preziosa per comprendere l’impatto e le applicazioni che avranno i nuovi servizi Ict negli anni a venire.

Spettacoli. Tra i più suggestivi “Maps 1:610”, la performance del pittore Jorge R. Pombo che reinterpreterà a carboncino, tra digitale e analogico, le piante di alcune grandi città prese da google maps sulle quali danzeranno i ballerini del coreografo Saul Daniele Ardillo, per un progetto realizzato da Fondazione Palazzo Magnani e Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto (venerdì 19, sabato 20 e domenica 21, ore 10-20 palazzo da Mosto).

“Copernico non ci credeva” e “Fatti di numeri” sono due spettacoli teatrali rispettivamente della compagnia MaMiMo e Teatro dell’Orsa, prodotti su commissione del Comune di Reggio Emilia e dedicati al mondo degli Open data. Il primo è un viaggio nel mondo di quello che è stato uno dei personaggi più “rivoluzionari” della storia del pensiero umano, Niccolò Copernico, per comprendere come gli open data possano diventare strumento che permetta di orientarsi nel vasto flusso dell’informazione e ci aiuti a sviluppare un pensiero critico sulla società che ci circonda (sabato 20, ore 10 e ore 21 chiostri di San Domenico). “Fatti di numeri” racconta invece le storie nascoste dentro i dati aperti: di quali numeri siamo fatti? 10 miliardi di cellule nervose, 300 grammi di cuore, 25.920 respiri ogni giorno. Quali sono i numeri della nostra vita? Quante parole pensiamo? Quante ci pensano? Qual è il nostro metro per misurare la felicità? (domenica 21, ore 21 chiostri di San Domenico).

“Outline by Eleva”, presso lo spazio U30cinque, porterà musica elettronica, visual arts performance e formazione all’interno di location suggestive con l’obiettivo di valorizzarne spazi ed architetture. Visual Artist: Black Elephant AC – Music: Secret Sundaze (DJ set), Go Dugong (live band), Northward (live), Jonny Guaina (DJ set). (venerdì 19, ore 19 spazio U30cinque).

Stefano Bartezzaghi e Alessio Viola propongono “Il cruciverba digitale”, un gioco – viaggio insieme al pubblico tra le parole e il lessico che caratterizzano l’era digitale che stiamo vivendo (domenica 21, ore 18.30 chiostri di San Domenico).

Economia, impresa, pubblica amministrazione. “Digitalizzare l’impresa. Dalla fatturazione elettronica al 4.0” Enrico Pagliarini, giornalista di Radio24, a colloquio con Paolo Manfredi, responsabile digitalizzazione delle Pmi di Confartigianato e Fabio Ferrarini, responsabile ufficio sviluppo Lapam, parleranno dei temi della digitalizzazione delle Pmi (venerdì 19, ore 18, palazzo da Mosto).

A distanza di un anno dalla presentazione degli obiettivi delle Comunità tematiche dell’Agenda Digitale, si farà il punto con l’incontro “Un anno dopo: i fatti che cambiarono la Pubblica amministrazione”. Verranno presentati i risultati raggiunti e si terrà un confronto con i principali stakeholders nazionali dell’innovazione digitale (venerdì 19, ore 15, Laboratorio di occupabilità).

La conferenza “Scambio di bit: il ‘sociale digitale’ per la politica industriale” proverà, attraverso la discussione di casi, come il modello Olivetti, a dare visione di come l’innovazione sociale e la trasformazione digitale possono coesistere per affrontare le sfide sociali emergenti (sabato 20, ore 10, chiostri di San Domenico).

“Remote Working: valore digitale”, a cura di Cna Reggio Emilia ci racconterà come sia possibile, grazie alle nuove tecnologie, lavorare in qualsiasi luogo, persino da un camper attrezzato come quello che sarà presente sabato 20 e domenica 21, dalle 18.30 allo Spazio U30cinque.

Educazione e ragazzi. Oltre all’incontro sulla “Social family” con Federico Taddia e la blogger Elasti (venerdì 19, ore 17,30, chiostri di San Domenico), il talk “Before after: i giovani e il digitale” si concentrerà su come il digitale è entrato a far parte delle nostre vite con un particolare focus sulla generazione under 35 (giovedì 18, ore 18.30, laboratorio di occupatibilità).

Diversi gli appuntamenti di “Abitare il presente. Costruire il futuro – Esperienze e concetti per l’educazione” dedicati alla riflessione e allo scambio di idee ed esperienze tra i ragazzi, la famiglia e le agenzie educative. A cura di Comune di Reggio Emilia, con incontri nello spazio Viacassoliuno, Laboratorio di occupabilità e alla scuola d’infanzia Diana.

Al femminile. “Donne digitali”, promosso e organizzato da European Women’s Management Development Reggio Emilia – Modena, è alla quarta edizione. Quest’anno si occupa, con una serie di interventi e dibattiti, della formazione a distanza che permette facilità di accesso e di conciliazione dei tempi a quante desiderano ridefinire o migliorare la propria preparazione sfruttando le potenzialità dell’e-learning . L’approccio tipicamente pratico di DD vede poi nel pomeriggio la possibilità di apprendere operativamente una serie di capacità sul mondo social con sei laboratori di oltre un’ora ciascuno. Tutte possiamo navigare e imparare in autonomia e consapevolezza (sabato 20, ore 9 al centro internazionale Malaguzzi).

Bambini. In occasione di After, “La tribù” organizza per una tappa digitale e propone una caccia al tesoro per portare consapevolezza dei propri potenziali e affrancarsi dagli stereotipi di genere, attraverso un laboratorio di robotica per bambine di 8-10 anni (sabato 20, ore 15, chiostri di San Domenico, evento a iscrizione a cura di Bet She Can).

Salute. Le giornate di After saranno occasione per conoscere e attivare il Fascicolo sanitario elettronico! E conoscere l’App “ER salute” per i servizi sanitari online (giovedì 18 e venerdì 19 in alcune scuole delle città; venerdì e sabato per il pubblico ai chiostri di San Domenico).

“Prevenire e curare l’obesità infantile: cosa vuoi trovare in un’app?” previsto sabato 20 alle ore 11,30 a Palazzo da Mosto è un workshop rivolto a genitori, medici, istituzioni dell’infanzia e dello sport per creare uno strumento di prevenzione digitale all’obesità infantile (a cura di Ausl Irccs Reggio Emilia, Università di Bologna e Cup 2000)

Per gli “hacker”. Non mancheranno nemmeno momenti di progettazione e programmazione all’interno di After 2018. Sono infatti due gli hackathon previsti: Car Server Digital Hackathon, sviluppare idee e progetti innovativi per individuare nuove funzionalità per migliorare la mobilità (ai Musei Civici da sabato 20 ottobre) e Social and solidarity economy hackathon, per arricchire la piattaforma “iGruppi” in uso nei Gruppi di acquisto solidale (al Laboratorio Territoriale di occupabilità, sempre sabato 30 dalle ore 13).