Quando nei mesi scorsi i carabinieri di Reggio Emilia iniziarono a indagare, acquisendo atti negli uffici pubblici, la dirigente dei servizi sociali della Val d’Enza si rivolse al Garante regionale per l’infanzia per bloccare l’inchiesta, dicendo che l’attività dei militari stava di fatto intralciando i procedimenti sui minori.
Lo riporta l’agenzia di stampa Ansa, spiegando che questo è uno degli elementi che risulta dalle carte dell’inchiesta ‘Angeli e Demoni’ sugli affidi illeciti nel Reggiano. La dirigente è una delle figure centrali della vicenda, è agli arresti domiciliari. Il fatto che si rivolse al Garante emerge da intercettazioni. Emerge anche che alcuni genitori, a cui erano stato tolti i bambini, contatattarono lo stesso Garante, chiedendo un aiuto per le loro situazioni. Il Garante chiese allora al servizio sociale della Val d’Enza una relazione sui fatti.
Ultimi commenti
Un appunto: chi scrive non è un giovanotto di 20 o 30 anni arrabbiato con lo stato di cose, o un ingenuo intellettuale che vive […]
Per informarsi a riguardo con un minimo di riferimenti: https://en.wikipedia.org/wiki/Four-day_workweek Gentile direttore, non nutro particolare simpatia per Elly Schlein (nè per il PD). Sembra in effetti conoscere poco […]
Solito ritornello di inizio autunno, la becera speculazione da ottobre in avanti con l'inizio della stagione invernale, l'addossarsi delle colpe ad una sporca […]