"Essere qui è fondamentale, oltre che un dovere istituzionale". Così l’assessora regionale Emma Petitti, presente in aula a Reggio Emilia all’udienza del processo Aemilia, ha commentato l’impegno della Regione, parte civile nel procedimento, contro la criminalità organizzata in Emilia.
"Da anni ormai – ha detto – andiamo denunciando che è la comunità intera a pagare le spese là dove si verifichino infiltrazioni illegali connesse alla criminalità organizzata.
Per questo abbiamo sostenuto e voluto, anche economicamente stanziando 1 milione e 200 mila euro, che questo processo si tenesse qui, nel territorio in cui si è concretizzata l’inchiesta Aemilia".
"Dobbiamo essere tutti uniti e compatti contro le mafie – aggiunge da Bologna il presidente della Regione, Stefano Bonaccini – e il nostro è un impegno quotidiano. Non abbasseremo neanche per un attimo la guardia sul rispetto dei diritti, delle norme e sulla necessità di controlli: correttezza e legalità sono per noi valori irrinunciabili".
Ultimi commenti
Beh scusate, il divieto l'avete scritto solamente con le lingue che non conosceva. Potevate aggiungere il foggiano o almeno il pugliese.....
Va lodato l'impegno del Terzo Polo, particolarmente importante e lodevole, soprattutto se paragonato al sostanziale silenzio degli altri partiti, probabilmente attenti a non
secondo me non hanno capito cos'è una stazione e a cosa serve...