Sta per prendere il via anche a Reggio la Settimana europea della mobilità, la campagna di sensibilizzazione della Commissione Europea – in programma prevalentemente dal 16 al 22 settembre – ideata per promuovere comportamenti virtuosi a favore della mobilità attiva, del trasporto pubblico e di altre soluzioni di trasporto “pulite”. Per i Comuni aderenti l’iniziativa rappresenta l’occasione per far conoscere le iniziative avviate, per condividere i risultati e per avviare nuovi progetti per sperimentare misure di pianificazione innovative o promuovere nuove infrastrutture e tecnologie.
Il tema dell’edizione 2025 è “Mobilità per tutti”, per immaginare e costruire una società in cui tutte le persone possano accedere a trasporti sostenibili e dove trasporti pubblici, spostamenti a piedi e in bicicletta siano opzioni eque e alla portata di tutti.

A Reggio il calendario di appuntamenti messo a punto dal Settore mobilità del Comune, in collaborazione con enti regionali e associazioni del territorio, comprende diverse iniziative a cura di Fiab Reggio Emilia Tuttiinbici Aps.
La Settimana europea della mobilità reggiana prenderà il via già lunedì 15 settembre: alle 20.45 al centro sociale Orologio è in programma la presentazione del libro “Da Milano all’Everest in bicicletta” di Claudio Piani, cicloviaggiatore che ha percorso 10.500 km per raggiungere l’Everest.
Da martedì 16 settembre, poi, la Settimana entrerà nel vivo: la giornata, che tra le altre cose vedrà anche il lancio della terza edizione dell’iniziativa Bike to Work, cofinanziata dalla Regione Emilia-Romagna, che incentiva gli spostamenti casa-lavoro in bicicletta, inizierà con il tradizionale conteggio degli accessi in bici al centro storico. A registrare tutte le persone che sceglieranno la bicicletta per i loro spostamenti saranno – dalle 7.30 alle 10.30 – i volontari di Fiab, posizionati in sei punti di accesso nevralgici dell’esagono cittadino.
Le iniziative proseguiranno poi per tutto il resto del mese di settembre.







Sabato scorso, ore 21, vado in centro in bicicletta (fanale acceso sia davanti che dietro): ho incrociato in tutto 8 bicilette e NESSUNA aveva la luce accesa, nè dietro nè davanti.
Ma probabilmente sono gli eroi di Karlotta l’astuta, quindi il campione non è rappresentativo.
E chi piu’ dei nostri nuovi concittadini stranieri di origine africana che spacciano crack, sfrecciando su monopattini elettrici noleggiati all’occorrrenza, si adopera maggiormente per promuovere comportamenti virtuosi a favore della mobilità attiva…..? Spero bene siano stati invitati durante la kermesse a darci lezioni….
Chissà se sarà previsto un seminario per insegnare ai ciclisti ad accendere i fanali quando è buio e a circolare stando a destra
…e a non sfrecciare sotto i portici sfiorando i pedoni