Inaugura domenica 28 luglio alle ore 11, presso la sede della Proloco di Marola, la mostra con cui fino al 25 agosto saranno esposte alcune delle tavole originali di Elisa Pellacani di questi ultimi anni. Realizzati su carta, con chine colorate, acquarelli e matite, sono il contributo fantasioso e dal segno delicato ma preciso a tanti progetti, mostre, manifesti. In un’epoca in cui le immagini digitali sembrano provocare anche un cambio di gusto nella percezione delle forme e della comunicazione, una freccia spezzata a favore di un tempo interiore speso sul foglio e di quella soglia di “irreparabilità” che non permette tornare sui propri passi o modificare: al massimo, rifare da capo.

Non è una visione di stampo nostalgico ma una sorta di esercizio reiterato sul segno che non stupisce continui a far parte dell’attività dell’autrice, impegnata da oltre vent’anni nel campo dell’editoria e della creatività: la sperimentazione con i materiali e la promozione di momenti collettivi in cui diversi linguaggi artistici possano diventare motivo di crescita personale e professionale sono parte della sua ricerca laboratoriale in studio, nelle scuole, nei workshop e nella realizzazione di una piattaforma internazionale sul libro “d’artista”, nata a Barcellona – dove ha insegnato e continua a lavorare spesso – e poi presentata a Reggio Emilia, a Modena, un anno anche a Carpineti, con mostre di oggetti-libro a volte riprodotti in serie, spesso in copia unica.

Prima del multiplo, insomma, c’è il lavoro originale dell’artista con le sue texture, le campiture di colore, i pennini e le matite colorate a scivolare sulla pagina, i pennelli a dare corpo nei vari passaggi alle tonalità e alle sfumature di chine, acquarelli e qualche ritaglio nella carta con sagome e lievissime ombre sulla superficie. L’immagine bidimensionale acquista un richiamo tattile, anche se in questa mostra non c’è un’altra parte del lavoro della Pellacani, quello più grande (di dimensioni) sulle tele sconfinato a volte in opere murali (come nel bar L’incontro, in via Terrachini, a Reggio Emilia), né quello in cui le rilegature e le piegature di piccoli libri artigianali l’hanno portata a ritagliare e saldare metalli per costruire gioielli e oggetti più solidi della carta, da portare. “Tutto comincia (quasi) sempre da una matita e un foglio”, recita il breve testo che accompagna questa mostra nel paese dell’infanzia dell’autrice, una dedica a quel senso di libertà del giocare nella bellezza degli spazi naturali ma anche a riconoscere all’atto creativo la capacità salvifica di poter affrontare la realtà con lo sguardo illimitato dell’immaginazione. Che, anche quando richiede un buon compromesso con la sua utilità nel quotidiano, sembra ricordare, in ognuna delle opere in mostra, quanto sia necessario guardare il mondo come se ce ne fossero anche altri, diversi, più belli, possibili.

Illustratrice, editrice e curatrice di eventi culturali in Italia e all’estero, Elisa Pellacani realizza progetti grafici e per la comunicazione. Sperimenta linguaggi visivi e affianca alla pratica creativa la ricerca in contesti sociali diversi, con attività laboratoriali e curando progetti per l’inclusione. Giornalista pubblicista, dopo la laurea in Conservazione dei Beni culturali a Parma si è diplomata all’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (ISIA) di Urbino e ha discusso la tesi in Antropologia e etnografia nel master biennale dell’Universitat Central di Barcellona, dove ha fondato nel 2008 il “Festival del libro d’artista e della piccola edizione”, una piattaforma internazionale sul libro come forma di espressione artistica. Ha curato diverse pubblicazioni sia nel campo delle arti visive che della narrativa e della poesia. Ha recentemente pubblicato con la collaborazione di autori internazionali Garden Book. Libri d’artista, giardini della mente (2022), Other Books (2023) e Time capsule book (2024), sulle arti del libro. Tra i volumi che ha illustrato, la riedizione de Il Pinguino senza frac di Silvio d’Arzo (tradotto in catalano e portoghese), Le fiabe di zia Nina e recentemente Un’ape, un lupo, un barbagianni. Storie di autismo, scritto da Giovanni Giaroli; realizza disegni per manifesti, copertine e per una grafica d’autore.
In punta di matita
Disegni di Elisa Pellacani
Sede della Proloco, Marola (Reggio Emilia). Con il patrocinio del Comune di Carpineti.
Dal 28 luglio al 25 agosto 2024.
Inaugurazione domenica 28 luglio, ore 11.
Disponibili in mostra libri dell’autrice e catalogo della mostra
Orari visita: weekend 10/12 e 16/18, feriali 11/12 e 16/18
Info: info@marola.it







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