Francesca Albanese diventa cittadina onoraria di Bologna

Francesca Albanese teatro Valli Reggio mic – CoRE

Il consiglio comunale di Bologna, nel corso della seduta di lunedì 6 ottobre, ha approvato la delibera per il conferimento della cittadinanza onoraria a Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati.

Come si legge nelle motivazioni, il via libera alla cittadinanza onoraria è arrivato “per il suo impegno nella tutela del diritto internazionale e nella difesa dei diritti umani, per aver denunciato con rigore e indipendenza le responsabilità di Stati, aziende e individui nei crimini contro il popolo palestinese, contribuendo a riaffermare quello che dovrebbe essere il primato del diritto sulla forza, principi condivisi dal Comune di Bologna”.

La delibera è stata approvata dal consiglio comunale con 25 voti favorevoli (sindaco Matteo Lepore, Partito Democratico, Coalizione Civica, lista Lepore sindaco, lista Anche tu conti) e 9 contrari (Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, gruppo misto, lista Bologna ci piace). Con lo stesso esito è stata poi approvata anche l’immediata eseguibilità della delibera.



Ci sono 2 commenti

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  1. kursk

    Proporrei senz’altro la candidatura di questa “grandissima” italiana al Parlamento Europeo, perche’ una figura come la Albanese potrebbe davvero dare una svolta decisiva per il definitivo smantellamento dell’Europa cosi’ come la abbiamo conosciuta dal secondo dopoguerra. Avanti cosi! Facciamoci del male.

  2. Basta odio e basta a chi premia l'odio!

    Scelta polarizzante, scelta politicamente suicida, scelta contraria alla ragionevolezza e per giunta, ora, contro l’unica possibilità concreta di vedere luce in fondo a questo orrendo tunnel di carneficine! È, inoltre, uno sfregio verso la città, una città che ha appena toccato con mano l’incivilta’ e la violenza gratuita di manifestanti pro hamas, blanditi se non addirittura sobbillati proprio dalla dottoressa Albanese (Reggio Emilia e primo tricolore docet, ma non solo). Questi amministratori, oltretutto, spaccano, frantumano un partito già allo sbando. Altro illuminante esempio della deriva estremista del PD è il rifiuto, da parte di tutta la sinistra genovese, di aderire al minuto di silenzio per il 7 ottobre! Vergogna vergogna vergogna! Altro che includere, ospitare più voci e saperle far convivere, qui solo settarismo, supponenza, estremismo ed esclusione! Dice bene Gramellini sul Corriere di oggi, ma purtroppo non fa ridere, fa solo una grande tristezza.


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