A Bologna un’ordinanza sul risparmio idrico per limitare l’uso non domestico di acqua potabile

rubinetto acqua bagno

Nel pieno dell’emergenza siccità nel bacino padano, per limitare gli sprechi di una risorsa naturale che si sta dimostrando oggi quanto mai necessaria, il sindaco di Bologna Matteo Lepore ha firmato un’ordinanza (in vigore fino al 30 settembre) che vieta il prelievo dalla rete di acqua potabile per usi extra-domestici dalle 8 alle 21, con particolare riferimento all’innaffiamento di orti e giardini e al lavaggio di auto e altri mezzi di trasporto.

Per gli orti comunali il divieto è valido dalle 10 alle 18. Nessuna limitazione, invece, per i normali usi domestici, zootecnici e industriali. Eventuali violazioni alle disposizioni potranno essere punite con sanzioni amministrative da 25 a 500 euro.

Il Comune di Bologna, ha spiegato lo stesso ente locale, “è da anni impegnato in politiche legate a un uso sostenibile della risorsa acqua anche per affrontare gli effetti locali di cambiamenti climatici che stanno riducendo la disponibilità di acqua ad uso potabile nel periodo estivo”.

Nella stessa ordinanza, inoltre, si invitano cittadini e cittadine a mettere in pratica una serie di accorgimenti: controllare il corretto funzionamento dei propri impianti idrici, per individuare eventuali perdite nascoste; usare dispositivi per il risparmio idrico, ad esempio i frangigetto per i rubinetti; annaffiare le piante con sistemi a irrigazione a goccia e temporizzati; usare lavatrici e lavastoviglie sempre a pieno carico; per l’igiene personale preferire la doccia alla vasca da bagno; non far scorrere in modo continuo l’acqua durante il lavaggio dei denti, la rasatura della barba o la doccia; non utilizzare acqua corrente per il lavaggio delle stoviglie e delle verdure, ma solo per il risciacquo; riutilizzare l’acqua usata per lavare frutta e verdura per innaffiare le piante.

L’amministrazione comunale ha anche annunciato la possibilità, qualora la situazione relativa alla disponibilità di acqua dovesse aggravarsi nel corso dell’estate, di estendere ulteriormente il divieto anche ad altri usi extra-domestici e ad altre fasce orarie della giornata.