Cari amici, in queste due prossime settimane mi concedo un po’ di riposo e non scriverò la solita lettera. Mi dispiace per chi l’aspetta, ma quella paginetta mi richiede molta riflessione e molto lavoro. Riprenderò per domenica 7 agosto. Vi auguro di riposarvi, nonostante il caldo; e ricordo in particolare chi, per età o malattia, deve rimanere chiuso in casa.
Inutile dire che il momento che viviamo è molto difficile, fonte di delusioni e di grandi timori.
Vengono però in mente le parole di Papa Francesco, in quella famosa piazza san Pietro vuota e inondata di pioggia: siamo sulla stessa barca (la solidarietà è necessaria, non è solo un dovere morale ma elementare saggezza politica), ma soprattutto “veglia il Custode d’Israele”, del popolo di Dio, anche se sembra addormentato. Forse siamo noi che non vogliamo ascoltare quello che Lui ci dice.
Vostro don Giuseppe Dossetti.
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