Sabato 2 luglio in Emilia-Romagna hanno preso il via i saldi estivi, che dureranno fino al 30 agosto. Quest’anno le previsioni oscillano tra le aspettative positive legate al ritorno dell’ormai piena libertà di circolazione, oltre che del turismo nazionale e internazionale – in particolare sulla costa e nelle città d’arte – e le preoccupazioni per la situazione economica generale, caratterizzata in questa prima metà dell’anno da un aumento dei prezzi energetici e dal peso dell’inflazione.
Secondo le stime dell’ufficio studi di Confcommercio, ogni nucleo familiare spenderà in media 202 euro (88 euro pro-capite), per un valore complessivo dei saldi estivi del 2022 pari a 3,1 miliardi di euro.
Per Marco Cremonini, presidente della Federazione Moda Italia dell’Emilia-Romagna di Confcommercio, i saldi “rappresentano una vera opportunità per le famiglie di acquistare a prezzi convenienti. Il settore del tessile, dell’abbigliamento, delle calzature e degli accessori finora ha resistito all’incremento dei prezzi, anche a fronte dell’importante crescita dei costi fissi aziendali per affitti, energia, carburanti, prodotti e servizi”.
I consumatori, ha aggiunto Cremonini, “potranno acquistare nei negozi di prossimità, che garantiscono da sempre un servizio di qualità basato sulla fiducia e sulla relazione con il cliente, contribuendo così al sostegno dei centri urbani e alimentando l’economia delle città”. I saldi estivi, arrivati dopo il condiviso blocco delle vendite promozionali, “sono l’occasione per ridare ossigeno a un comparto che ha vissuto una fase di grande sofferenza e che si trova a dover arginare quotidianamente le tante forme di concorrenza sleale”.







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