Dopo i noti fatti del primo maggio al circolo Arci Tunnel di via del Chionso a Reggio Emilia, quando, alla festa comunista dei Carc, durante un concerto hanno esibito sul palco la bandiera delle Br e cantato canzoni con riferimenti espliciti al sequestro e delitto di Aldo Moro, dopo le indagini della Digos e gli avvisi di garanzia, recapitati ai quattro membri del gruppo e al presidente del circolo stesso, il gruppo P38 La Gang ha deciso di sciogliersi.
Lo ha fatto con un messaggio su Instagram nel quale si legge: “Il progetto P38 è giunto al termine. Nelle ultime settimane si è accanita su di noi una tempesta mediatica e giudiziaria che ci ha portati a mettere in discussione il progetto. L’affetto non è bastato. Il tribunale dei magistrati e quello dei giornalisti incombono sulle nostre vite personali, la versione di noi senza passamontagna rischia di vedere il proprio futuro completamente sconvolto. I nostri telefoni, le nostre abitazioni e i nostri cari sono controllati dai reparti Digos di tutta Italia, soltanto nell’ultimo mese abbiamo visto saltare più di dieci date live che avevamo programmato, a volte per volontà degli organizzatori a volte per motivi di forza maggiore che vi lasciamo immaginare. Questa situazione ha creato non pochi attriti al nostro interno, per noi quattro è meglio prendere strade separate. Non possiamo esibirci, non possiamo tutelarci, non possiamo andare avanti”.
Il post è firmato Astore, Yung Stalin, Jimmy Pentothal e Dimitri I P38 – La Gang. La Digos nel corso delle indagini aveva già identificato tutti membri del gruppo che si esibivano sul palco con il volto travisato da un passamontagna.
Ultimi commenti
però nella sua risposta non capisco fino a che punto sia serio o scherzoso...
certo, però zitto e muto, di cosa ti lamenti? se vivi nel partito e del partito non puoi lamentarti del partito o lo fai come […]
Certo, il PD può fare ciò che vuole, anche scontentare il suo elettorato, e verrà votato ugualmente, perchè l'importante è una cosa sola: votare per